mercoledì, 12 Marzo 2025
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Messico e occupazione femminile: le sfide delle donne nel mondo del lavoro

Troppe donne restano ai margini del mercato lavorativo. I lavori di cura, svolti principalmente da loro, non sono riconosciuti né retribuiti, alimentando la disparità di genere

Per la prima volta nella storia del Messico, nell’ottobre 2024, una donna è stata eletta alla presidenza del Paese: Claudia Sheinbaum. Con questa elezione, il Messico entra a far parte dei 29 Paesi al mondo in cui una donna ricopre la massima carica dello Stato o del governo.

Tuttavia, come riportato da El País, se dal punto di vista politico si è registrato un passo avanti significativo, la situazione nel mercato del lavoro resta critica per le donne. Secondo i dati dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), il Messico è indietro di ben 56 anni in materia di occupazione femminile. La partecipazione delle donne all’economia si ferma al 46%, contro una media del 67% negli altri Paesi membri dell’OCSE.

Il problema della disoccupazione femminile ha un impatto negativo sull’economia messicana. Gli esperti stimano che, se i cosiddetti “lavori domestici e di cura” fossero riconosciuti e retribuiti, il PIL potrebbe crescere di 6,9 milioni. Purtroppo, questo scenario appare lontano: oggi, le donne escluse dal mercato del lavoro sono tra i 19 e i 22 milioni.

Per invertire questa tendenza, è essenziale investire nell’occupazione femminile, un cambiamento che porterebbe benefici non solo alle donne, ma all’intera popolazione. Il governo deve giocare un ruolo chiave, promuovendo politiche e misure adeguate sia nel settore pubblico che in quello privato, con l’obiettivo di migliorare le condizioni lavorative di una fetta significativa della società.

Fernanda García, ricercatrice dell’IMCO (Instituto Mexicano para la Competitividad), ha evidenziato come, nonostante l’attiva partecipazione delle donne in politica, il Messico sia tra gli ultimi Paesi al mondo per occupazione femminile. «I lavori di cura e assistenza», ha spiegato, «assorbono molte donne per diverse ore al giorno, limitando il loro accesso al mercato del lavoro e a migliori condizioni economiche».

Nonostante le difficoltà nel mondo del lavoro, García ha espresso soddisfazione per i progressi politici: «Quest’anno celebreremo la Giornata Internazionale dei Diritti delle Donne con una donna presidente, una Camera dei Deputati e un Senato con parità di genere. Tutto questo deve essere riconosciuto. Sarà un 8 marzo diverso».

Il Messico si trova quindi a un bivio: da un lato, i successi politici delle donne; dall’altro, le sfide nel mondo del lavoro. Solo con un impegno concreto sarà possibile colmare il divario di genere e garantire un futuro più equo per tutte.

Federica Pisani
Studentessa del Corso di Laurea in Interpretariato e Traduzione
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