venerdì, 29 Marzo 2024
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Cile: orario di lavoro ridotto a 40 ore settimanali

«Un disegno di legge a favore della famiglia», le parole del presidente Boric rispetto alla nuova proposta di legge

La proposta di legge che prevede la riduzione della settimana lavorativa in Cile da 45 a 40 ore settimanali necessita solo della firma del Presidente Gabriel Boric perché assuma validità di legge. Martedi 11 aprile, il Parlamento ha approvato la proposta, dopo sei anni di dibattiti che hanno coinvolto l’esecutivo, i sindacati e il settore imprenditoriale. L’applicazione della riforma sarà graduale e la sua piena attuazione potrà richiedere fino a cinque anni, ossia a partire dal 2029.

«Dopo molti anni di sostegno e dialogo, oggi possiamo finalmente festeggiare l’approvazione di questo disegno di legge che riduce la giornata lavorativa, un disegno di legge a favore della famiglia che mira a garantire una vita migliore a tutti», ha dichiarato il Presidente Boric. «È una buona notizia per la politica, che ha dimostrato di essere all’altezza delle esigenze del popolo cileno», ha aggiunto la ministra Camila Vallejo.

Vallejo, militante comunista, ha presentato la proposta di legge quando era deputata nel 2017. Boric, durante la sua campagna elettorale, si era impegnato a portare avanti l’iniziativa. La ministra del Lavoro, Jeannete Jara, ha condotto i negoziati con l’opposizione e con i diversi settori economici interessati, dove sono state apportate svariate modifiche per raggiungere un accordo trasversale.

La riduzione dell’orario di lavoro ordinario passerà da 45 a 44 ore nel primo anno successivo alla pubblicazione della legge, a 42 ore nel terzo anno e a 40 ore nel quinto anno. Si tratta di termini di massima, che il datore di lavoro può anticipare. A giugno dello scorso anno, il Ministero del Lavoro ha creato il “marchio 40 ore”, una certificazione che riconosce le aziende che già applicano l’orario di lavoro ridotto: più di 500, di cui la maggior parte PMI, l’hanno ottenuta, in base a quanto riporta El Pais.

L’America Latina è una delle regioni con gli orari di lavoro più lunghi: Brasile, El Salvador e Guatemala lavorano per legge tra le 42 e le 45 ore settimanali, mentre Argentina, Bolivia, Costa Rica, Nicaragua, Panama, Paraguay, Perù e Uruguay, Messico e Colombia lavorano 48 ore, secondo i dati dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL).

Durante la discussione del disegno di legge, il Governo ha accolto diversi punti relativi alla flessibilità del lavoro. La futura legge, ad esempio, consente alle aziende, una volta applicate le 40 ore, di adottare, in accordo con i lavoratori, un piano di quattro giorni lavorativi (10 ore al giorno) con tre giorni di riposo. Un’altra novità è la possibilità di recuperare gli straordinari con un massimo di cinque giorni di ferie, ciò permette ai lavoratori di organizzare meglio la propria vita, dedicando più tempo alla famiglia.  

«È un grande giorno per le persone che viaggiano sugli autobus e lasciando i figli a dormire perché partono molto presto al mattino o tornano molto tardi. Questo è un progetto che contribuirà enormemente alla qualità della vita di ognuno di noi», ha affermato la ministra del lavoro.

Gianluigi Micelli
Studente della Facoltà di Interpretariato e Traduzione
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