mercoledì, 2 Aprile 2025
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Incendio ad Heathrow: voli bloccati e migliaia di passeggeri a terra

Incendio in una sottostazione elettrica paralizza l’aeroporto di Londra, cancellati oltre mille voli tra la rabbia di passeggeri e compagnie aeree

Durante la notte di giovedì 20 marzo, l’aeroporto londinese di Heathrow, tra i più importanti snodi europei, si è ritrovato in un caos senza precedenti per via di un incendio, si legge su Reuters. Un incendio, divampato in una sottostazione elettrica vicina, ha compromesso l’impianto che fornisce energia alla struttura, causando un’interruzione totale dell’elettricità e provocando un blocco su scala mondiale nel traffico aereo. Per la giornata di venerdì 21 erano previsti 1.351 voli, che avrebbero trasportato fino a 291.000 passeggeri. Molti aerei sono stati dirottati verso altre destinazioni britanniche o europee, mentre alcuni voli a lungo raggio sono tornati all’aeroporto di partenza.

L’evento ha avuto impatto continentale per via dell’importanza dello scalo londinese, che registra circa 1.300 decolli e atterraggi giornalieri e che, nel 2023, ha gestito 83,9 milioni di passeggeri.

L’accaduto ha suscitato rabbia sia tra i viaggiatori che tra le compagnie aeree, mentre l’intero settore dell’aviazione si interroga su chi coprirà i costi, i quali ammontano a decine di milioni di sterline. Il CEO di Heathrow, Thomas Woldbye, ha dichiarato che «l’alimentazione elettrica è un punto debole, ma esistono situazioni imprevedibili contro cui non possiamo proteggerci al 100%, e questa è una di quelle».

La polizia concentrerà le proprie indagini sul sistema di distribuzione elettrica, escludendo al momento la natura dolosa dell’incendio, riferisce la BBC. Nella serata di venerdì 21, otto voli a lungo raggio della compagnia British Airways hanno ricevuto l’autorizzazione a decollare dall’aeroporto londinese. Il CEO Woldbye ha dichiarato che un trasformatore di emergenza ha cessato di operare e ciò ha portato alla disattivazione temporanea dei sistemi per permettere alle due sottostazioni ancora funzionanti di ridistribuire l’energia e ripristinare progressivamente l’alimentazione dell’aeroporto.

Secondo i vigili del fuoco, riferisce l’emittente britannica, l’incendio ha coinvolto un trasformatore contenente 25.000 litri di fluido di raffreddamento. Sono state necessarie circa sette ore per domare le fiamme, dichiarate sotto controllo alle 6:30 del mattino del 21 marzo. Oltre a coinvolgere l’aeroporto, l’incendio ha costretto 150 persone ad abbandonare temporaneamente le proprie abitazioni e ha causato un blackout per oltre 65.000 case nella zona. Alcuni testimoni hanno dichiarato ai microfoni della BBC di aver visto un bagliore luminoso prima del blackout.

L’accaduto richiama alla memoria l’eruzione del vulcano in Islanda nel 2010, che, a causa della nube di cenere, provocò il blocco di circa 100.000 voli in Europa.  

Sara Santacroce
Studentessa della facoltà di Interpretariato e Traduzione
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