Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha denunciato che almeno 155 cittadini cinesi sarebbero stati arruolati da Mosca per combattere contro le forze ucraine. Secondo le informazioni ottenute dal governo di Kiev, questi soldati cinesi avrebbero ricevuto addestramento in Russia prima di essere inviati al fronte, dove avrebbero preso parte agli scontri nelle regioni occupate.
La BBC riporta che la scoperta è emersa dopo la cattura da parte dei Servizi di Sicurezza dell’Ucraina (SBU) di due soldati cinesi. Uno dei catturati ha dichiarato di aver pagato una somma in rubli per essere arruolato.
Zelensky ha precisato che i reclutamenti sarebbero avvenuti attraverso piattaforme online, con il supporto di intermediari. Ha aggiunto che le autorità cinesi avrebbero avuto piena consapevolezza del coinvolgimento diretto dei loro cittadini nel conflitto, definendo la situazione una «questione molto seria». Il presidente ha anche sottolineato che la Russia sta cercando alleati tra la popolazione cinese per rafforzare la propria forza sul campo di battaglia.
Pechino ha risposto, definendo “irresponsabili” le dichiarazioni ucraine, come riportato da France24. Il portavoce del Ministero degli Esteri cinese, Lin Jian, ha ribadito che la Cina vieta ai suoi cittadini di partecipare a conflitti armati all’estero, sostenendo che i presunti reclutamenti sarebbero iniziative private, non il risultato di un coinvolgimento ufficiale del governo cinese. Jian ha inoltre riaffermato l’impegno del suo governo per una soluzione pacifica della crisi, respingendo le accuse di partecipazione diretta al conflitto.
Nonostante la Cina neghi di fornire supporto militare diretto alla Russia, gli Stati Uniti hanno accusato Pechino di aver fornito materiali a doppio uso, come chip per computer e droni, sia per uso civile che militare, come riferito da CNN. La cattura di soldati cinesi in Ucraina ha aumentato le preoccupazioni internazionali riguardo al crescente coinvolgimento della Cina nel conflitto russo-ucraino.
Con l’escalation del conflitto, che coinvolge sia attori statali che non, l’Ucraina si conferma uno dei principali teatri delle attuali tensioni geopolitiche, con ripercussioni che vanno oltre i confini europei. Nonostante la Cina continui a presentarsi come partner politico ed economico della Russia, il coinvolgimento di cittadini cinesi e la fornitura di tecnologie a doppio uso a Mosca, sollevano interrogativi sulla reale portata della sua neutralità.