Il ciclone tropicale che ha colpito Cuba ha provocato la morte di almeno 3 persone e ne ha lasciate 50.000 senza elettricità
Sono almeno 3 le persone morte a Cuba a causa delle forti piogge torrenziali e inondazioni che hanno colpito l’isola nelle ultime ore; le regioni occidentali e centrali del paese, inclusa la capitale, sono state le più colpite dalla tempesta iniziata nel Pacifico.
Due persone sono morte nella provincia dell’Havana, a causa di una frana ed un incidente, mentre una terza vittima è stata rinvenuta a Pinar del Río, precipitata in un fiume in piena.
L’istituto di Meteorologia cubano ha affermato che «la tormente continueranno anche nei prossimi giorni, accumulando più di 20 centimetri di pioggia in alcune zone».
Il sistema metereologico si è spostato dal nordest, attraversando il Golfo del Messico ed è probabile che si trasformi nella prima tormenta tropicale della stagione nelle prossime ore.
Cuba non è estranea agli uragani, ma il cambiamento climatico ha aumentato l’intensità e la frequenza delle piogge torrenziali. Secondo L’istituto di Meteorologia «La stagione dei cicloni tropicali nell’Atlantico, che va dal 1 giugno al 30 novembre, sarà “molto attiva”». Il centro prevede la formazione di 17 cicloni tropicali, 9 dei quali potrebbero diventare uragani.
L’ultima volta che un uragano di grandi dimensioni ha colpito il paese fu nel 2017, anno in cui l’uragano Irma attraversò la costa settentrionale dell’isola da oriente a occidente, provocando 10 morti e danni materiali dal valore di 13.000 milioni di dollari.