giovedì, 21 Novembre 2024
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Terremoto nel Sud-est dell’Afghanistan: almeno mille morti

Un terremoto di magnitudo 6. 1 ha colpito l’Afghanistan. Case distrutte e migliaia di feriti

Nella notte tra martedì 21 giugno e mercoledì 22 giugno, un terremoto di magnitudo 6. 1 ha colpito la provincia di Paktika (al confine con il Pakistan); le aree maggiormente colpite sono i distretti di Barmala, Ziruk, Naka e Gayan. La scossa è stata registrata a 44 km a Sud-ovest di Khos. Per ora il bilancio è di 1.000 morti e 1.500 feriti (i numeri sono destinanti a salire), senza contare le case distrutte e le famiglie sfollate. Le fotografie pubblicate dai media afgani mostrano case ridotte in macerie, con corpi avvolti in coperte sdraiati a terra. Secondo fonti locali, il sisma ha causato frane che hanno danneggiato gli edifici della regione. La scossa è stata avvertita anche in Pakistan e in India, in un raggio di oltre 500 chilometri.

Gli aiuti da parte degli altri paesi non sono mancati: il ministero degli Esteri cinese ha espresso le condoglianze per le vite perse e le persone ferite nel terremoto e ha affermato che la Cina è disposta a fornire l’aiuto necessario per risollevare l’Afghanistan (il paese confina con la Cina attraverso il corridoio del Wakhan). Anche il vicino Pakistan ha affermato che si sta mobilitando per aiutare l’Afghanistan. Il 22 giugno, l’ambasciatore cinese in Afghanistan Wang Yu ha affermato: “Non ho ricevuto segnalazioni di vittime cinesi nel terremoto in Afghanistan”. Inoltre Haibatullah Akhundzada, leader dei talebani, ha espresso le condoglianze alle popolazioni colpite dal terremoto.

Il paese si trova di fronte un’altra difficoltà, già da mesi la popolazione soffre la fame: i prezzi del cibo sono in continuo aumento. Un terremoto simile si è verificato nel 2015 nel Nord-est del paese uccidendo oltre 380 persone, un altro con magnitudo 6. 1 nel 2002 uccise circa 1.000 persone nel nord dell’Afghanistan. Il paese è spesso colpito da terremoti, in particolare nella catena montuosa dell’Hindu Kush, che si trova vicino all’incrocio delle placche tettoniche eurasiatica e indiana. A questo si aggiungono le recenti inondazioni in molte regioni del paese che hanno provocato la morte di 11 persone ed il blocco di tratti autostradali.

La probabilità che aumentino i numeri di morti e feriti è alta, in quanto molti villaggi si trovano in aree remote tra le montagne e ci vorrà tempo per raccogliere i dati. Finora, la maggior parte delle morti confermate proviene dalla provincia orientale di Paktika, dove se ne contano 255.

Margherita Cali
Studentessa della Facoltà di Interpretariato e Traduzione (LM-94)
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