Il Presidente algerino Abdelmadjid Tebboune ha deciso, durante una riunione governativa dello scorso giugno, di inserire l’insegnamento della lingua inglese nei programmi scolastici delle scuole primarie. In questo modo, l’inglese sarà considerato come seconda lingua nel Paese alla pari del francese.
La decisione del Presidente è stata accolta con entusiasmo dall’opinione pubblica algerina. I partiti e le associazioni culturali nel Paese, infatti, premevano già da tempo le istituzioni affinché la lingua inglese fosse insegnata già agli studenti delle scuole primarie. Opinione condivisa anche da genitori e insegnanti, in quanto ritengono che la lingua inglese possa dare più opportunità lavorative e accademiche ai giovani algerini rispetto al francese.
Il nuovo ruolo affidato alla lingua inglese in Algeria e in generale nella regione è sostenuto anche da numerosi islamisti arabi, tra cui spicca Tareq Al-Suwaidan che, in occasione di una conferenza all’università marocchina di Temara nel 2016, ha incoraggiato gli studenti marocchini ad abbandonare la lingua francese e ad adottare quella inglese, descritta come «la lingua della scienza, della civiltà e del commercio».
L’invito a superare «l’egemonia culturale francese» è stato recepito in maniera significativa dall’Algeria sia dai vertici istituzionali che dalla società civile, spinti dal desiderio di tagliare i rapporti con la Francia, ex potenza coloniale. Emblematiche in tal senso sono state le parole del Presidente Tebboune – riportate da Middle East Monitor – che ha definito la lingua francese «bottino di guerra» e «inutile».
Secondo un sondaggio effettuato dal ministero dell’educazione e della ricerca scientifica, circa il 94% della popolazione è d’accordo con la sostituzione del francese con l’inglese sia a scuola che nell’amministrazione.
Esistono delle esigue resistenze da parte delle vecchie generazioni, abituate ormai all’utilizzo del francese nel settore commerciale ed imprenditoriale. Ma le cose stanno cambiando in quanto, l’apertura dell’Algeria al commercio internazionale, specialmente per la vendita di risorse energetiche, sta spingendo le aziende nazionali ad utilizzare l’inglese per le trattative.
Inoltre, anche in ambito diplomatico la lingua inglese ha assunto maggior influenza, i comunicati ufficiali sono infatti redatti in arabo e inglese. In occasione della visita in Algeria del Presidente francese Macron, il posto d’onore riservato a Macron era indicato con la scritta “French Presidency”. L’assenza della lingua francese durante il ricevimento ha sorpreso gli ambasciatori presenti che non si aspettavano un’azione del genere da parte dell’Algeria.
La decisione del Presidente Tebboune di inserire l’inglese nei programmi scolastici fin dalla primaria, dunque, è la rappresentazione di una nazione «stanca del francese», come dichiarato da un’insegnante intervistata da Africanews, e aperta a nuove opportunità a livello locale e internazionale.