I democratici festeggiano il mantenimento del controllo del Senato, segnando una vittoria significativa per Joe Biden, mentre i repubblicani sostenuti da Donald Trump hanno ottenuto risultati inferiori in diversi stati chiave.
Secondo quanto riporta The Guardian, domenica mattina i repubblicani erano ancora lontani dai 218 seggi necessari per ottenere il controllo della Camera, mentre i democratici ne avevano bisogno di 14.
Il risultato segna una vittoria sostanziale per l’agenda dell’amministrazione Biden nei prossimi due anni, non solo per quanto riguarda i potenziali negoziati legislativi, ma anche per altri poteri, tra cui le nomine della magistratura federale.
Biden ha affermato che l’attenzione del partito si sposterà sul ballottaggio per il Senato in Georgia il mese prossimo, dove Raphael Warnock affronterà Herschel Walker, candidato appoggiato da Trump. Una vittoria dei democratici in Georgia consegnerebbe loro una maggioranza assoluta di 51 seggi, senza che la vicepresidente di Biden, Kamala Harris, debba rompere i vincoli del Senato a loro favore.
L’attenzione si sposterà probabilmente in Florida la prossima settimana, dove Trump dovrebbe annunciare una corsa alla presidenza per il 2024 nel suo club privato di Palm Beach.
Sebbene i sondaggi indichino ancora che Trump è il candidato preferito dalla base repubblicana, il suo sostegno ha mostrato segni di frattura dopo che molti dei candidati da lui sostenuti hanno ottenuto scarsi risultati la scorsa settimana. Un sondaggio pubblicato sabato scorso ha mostrato che il sostegno a Trump è diminuito di sei punti, raggiungendo il 50%, mentre il governatore della Florida, Ron DeSantis, rieletto la scorsa settimana, ha visto aumentare il sostegno.
Domenica 13 novembre, il governatore repubblicano uscente del Maryland, Larry Hogan, da sempre critico nei confronti di Trump, ha esortato il partito ad allontanarsi dall’influenza dell’ex presidente: «La definizione di follia è fare la stessa cosa più volte e aspettarsi un risultato diverso e Donald Trump continuava a dire: ‘Vinceremo così tanto che ci stancheremo di vincere’. Io sono stanco di perdere. È tutto quello che ha fatto», ha detto Hogan alla CNN.
Tuttavia, Hogan – che si ritiene stia prendendo in considerazione una candidatura nel 2024 – ha riconosciuto che spodestare Trump dalla potenziale nomination presidenziale potrebbe sarebbe una battaglia difficile.
Le elezioni di metà mandato si sono rivelate anche un rimprovero elettorale alle accuse infondate di brogli elettorali nelle elezioni del 2020, un’affermazione priva di fondamento su cui Trump ha continuato ad insistere da quando ha perso la Casa Bianca a favore di Biden.