La guardia costiera spagnola ha annunciato, lunedì 28 novembre, che tre uomini sono sopravvissuti ad un viaggio di undici giorni nascosti sul timone di una petroliera in viaggio dalla Nigeria alle Isole Canarie.
I migranti hanno viaggiato sul timone della nave Alithini, una petroliera maltese partita dal porto di Lagos il 17 novembre.
La petroliera è arrivata undici giorni dopo a Las Palmas, una delle isole Canarie della Spagna, situata a largo della costa del Nord Africa. I due porti distano circa 3.000 miglia l’uno dall’altro.
I tre uomini sono stati avvistati appena dopo l’arrivo della nave a Las Palmas dalla guardia costiera spagnola e sono stati trasferiti negli ospedali dell’isola per le cure mediche, in quanto mostravamo sintomi di disidratazione e ipotermia, riporta Al-Jazeera.
Il luogo in cui hanno viaggiato è un piccolo spazio situato nella parte alta della pala del timone, sotto la poppa, quindi all’esterno dello scafo e a pochi metri dall’acqua.
I tre migranti però, dopo aver ricevuto l’assistenza sanitaria necessaria verranno riportati in Nigeria.
Secondo quanto ricorda l’Agenzia EFE, infatti, in termini legali i tre uomini non vengono considerati migranti bensì passeggeri clandestini di una nave. Per questo motivo, non vi sarà per loro possibilità di permanenza in territorio spagnolo e dovranno tornare al porto di origine.
Non è la prima volta che dei clandestini viaggiano verso il porto di Las Palmas in una parte così pericolosa della nave: nel novembre 2020 altre tre persone sono state trovate nella pala del timone della Ocean Princess II e, un mese prima, altri tre sulla Champion Pula, una petroliera norvegese. Le due navi avevano entrambe lasciato Lagos.
È dunque raro ma non senza precedenti che i richiedenti asilo si imbarchino clandestinamente su navi commerciali.
Inoltre, i dati spagnoli mostrano che la migrazione via mare è aumentata del 5% nei primi cinque mesi del 2022 rispetto all’anno precedente.
Quasi 30.000 migranti sono arrivati in Spagna nell’anno corrente. Più di 14.000 di questi sono sbarcati sulle coste delle Isole Canarie, spesso su barche gremite, traballanti, gonfiabili o non adatte ai viaggi oceanici.
La traversata poi è molto pericolosa: l’anno scorso 1.153 persone sono morte o sono scomparse lungo la rotta verso le Isole Canarie, secondo i dati dell’UNHCR, l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati.