sabato, 23 Novembre 2024
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Violenza crescente sui mezzi pubblici a Toronto

Sempre più frequenti gli atti di violenza subiti sui mezzi pubblici dai cittadini canadesi, colpiti anche gli operatori dei trasporti

Secondo quanto riportato dalla BBC, sono 7 gli episodi di violenza registrati nel sistema dei mezzi pubblici di Toronto a partire da lunedì 23 gennaio. Sono coinvolti sia i passeggeri sia gli operatori dei trasporti, che hanno manifestato un crescente disagio dopo la violenza sempre crescente.

Tra gli incidenti denunciati: un autista di autobus è stato colpito con una pistola ad aria compressa da due adolescenti, qualche giorno dopo, la Toronto Transit Commission (TTC) ha riferito che due operatori dei mezzi pubblici sono stati inseguiti da una persona che impugnava una siringa in una stazione metropolitana. Una donna, invece, è stata pugnalata da uno sconosciuto su un tram. Pochi giorni dopo un adolescente ha subito una ferita da pugnale al torso su un autobus.

Giovedì 26 gennaio, la polizia di Toronto ha annunciato che ci saranno più agenti a pattugliare le stazioni di transito. Il capo della polizia Myron Demkiw ha sottolineato che Toronto rimane una città sicura.

Il problema dei mezzi pubblici poco sicuri non è esclusivo della città di Toronto. Nel corso del 2022 episodi simili sono stati riscontrati anche in altre città nordamericane, come New York o Chicago.

Gli esperti sostengono che è difficile stabilire il perché di questo aumento, ma il Covid-19 può avere un ruolo in questa crescente ondata di violenza.

Jerry Flores, professore di sociologia all’Università di Toronto, ha affermato che episodi simili non possono avere un’unica chiave di lettura, tuttavia la pandemia può essere una di queste. Il Covid-19 ha causato notevoli disagi nel tessuto sociale mondiale, come un altissimo tasso di disoccupati e una popolazione che emerge con difficoltà dall’emarginazione.

Flores, considerando la pandemia come uno dei fattori scatenanti della violenza sui mezzi di trasporto ha dichiarato: «L’ondata di violenza sarebbe attenuata se i bisogni fondamentali delle persone fossero soddisfatti. La sola polizia da sola potrebbe non risolvere il problema».

Denise De Vincenzo
Studentessa della Facoltà di Economia [LM-77]
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