giovedì, 21 Novembre 2024
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Kiev teatro del settimo G7 a conduzione italiana

I capi di Stato del G7 si sono collegati in videoconferenza con Kiev. In sede Giorgia Meloni, protagonista di un bilaterale con Zelensky

Sabato 24 febbraio Giorgia Meloni si è recata a Kiev insieme alla Presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen, al Primo Ministro belga Alexander De Croo e al Primo Ministro canadese Trudeau.

I leader del G7 si sono incontrati in videoconferenza, con la partecipazione del Presidente ucraino Zelensky, in occasione dei due anni dall’inizio della guerra russo-ucraina.

I temi fondamentali toccati durante il vertice riguardano l’appoggio instancabile delle sette potenze all’Ucraina, definita «coraggiosa e resiliente», nonché le violazioni della Russia alla Carta delle Nazioni Unite, per finire con un tributo allo «straordinario coraggio di Alexei Navalny». Questo è quanto riportato dalla Commissione Europea nella dichiarazione dei leader del G7 del 24 febbraio.

«Navalny ha sacrificato la sua vita lottando contro la corruzione del Cremlino e per delle elezioni giuste e libere in Russia. Esigiamo che il governo russo chiarisca le circostanze sulla sua morte. Esortiamo inoltre la Russia a liberare tutti i prigionieri detenuti ingiustamente e a fermare la persecuzione agli oppositori politici così come la repressione sistematica dei diritti e delle libertà dei cittadini russi».

Il supporto all’Ucraina è stato inoltre ribadito in un bilaterale tra Meloni e Zelensky, attraverso la firma di un accordo di cooperazione in materia di sicurezza, già redatto nel luglio 2023, durante il vertice NATO di Vilnius. «Continueremo a supportare il diritto dell’Ucraina all’autodifesa», recita il documento del G7.

«Stiamo rafforzando la nostra assistenza per garantire maggiore sicurezza all’Ucraina e aumentando le nostre capacità di produzione e distribuzione per assistere il Paese».

Dieci anni dopo le proteste di Midan, l’Ucraina traccia il suo percorso verso l’integrazione euro-atlantica.

Per quanto riguarda la sfera economica, l’Europa offre un forte sostegno finanziario al Paese: sono stati stanziati 50 miliardi per supportarla fino al 2027.

Inoltre, a breve in Russia si terranno le elezioni per la presidenza del governo. A riguardo, i paesi del G7 hanno dichiarato: «non riconosceremo mai le cosiddette “elezioni”, passate o future, tenute dalla Russia nei territori dell’Ucraina, né gli eventuali risultati. L’intenzione dichiarata della Russia di ottenere dei voti per le proprie elezioni presidenziali nelle regioni ucraine è un’oltraggiosa violazione della sovranità ucraina». Un’ammonizione arriva anche ai paesi che facilitano la difesa militare della Russia, come la Nord Corea e l’Iran. «Condanniamo fermamente le esportazioni della Nord Corea e l’acquisto di missili balistici da parte della Russia. Sollecitiamo l’Iran a interrompere l’appoggio all’esercito russo».

«Mentre l’Ucraina si accinge a entrare nel terzo anno di questa guerra logorante, il suo governo e il suo popolo possono contare sul sostegno del G7 per tutto il tempo necessario».

Laura Vargiu
Studentessa della Facoltà di Interpretariato e Traduzione
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