La Corea del Nord ha lanciato dei missili balistici a corto raggio verso il mare che si trova tra la penisola delle due Coree e le isole che formano la nazione del Giappone. Come riporta il The Japan Times, lunedì 18 marzo 2024, in occasione dell’apertura del Summit for Democracy (un’iniziativa dell’amministrazione Biden volta a sostenere la democrazia a livello mondiale tramite degli incontri annuali tra le nazioni interessate), il segretario di Stato americano Antony Blinken si trovava a Seul proprio per partecipare all’incontro.
Secondo l’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap, quello stesso giorno tra le ore 07:44 e 08:22 locali, tre missili a corto raggio partiti dalla Corea del Nord hanno percorso circa 300 chilometri e sono poi caduti nel Mar del Giappone (noto anche come Mare orientale). Il lancio è stato confermato dalla Guardia Costiera giapponese a seguito dell’annuale Freedom Shield, un periodo di esercitazioni militari congiunte tra Stati Uniti e Corea del Sud, dalla durata di undici giorni. Come riporta il sito di Al Jazeera, il rilascio dei missili dovrebbe essere un avvertimento da parte di Pyongyang, secondo cui queste esercitazioni congiunte altro non sarebbero che prove di invasione del territorio nordcoreano.
Durante una sessione parlamentare, il Primo Ministro giapponese Fumio Kishida ha condannato l’accaduto, dichiarando che le azioni commesse dalla Corea del Nord «minacciano la pace e la sicurezza del Giappone, della nostra regione e della comunità internazionale» e violano le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza ONU, secondo le quali, come riferisce il sito del the Associated Press, a Pyongyang non sarebbe concesso intraprendere alcuna azione balistica.
Anche il Dipartimento di Stato americano ha condannato le azioni nordcoreane, dichiarando il proprio sostegno in favore del Giappone e della Corea del Sud e offrendo loro protezione dalla Corea del Nord, considerata una minaccia per la sicurezza delle altre nazioni, secondo quando riportato dal Time.