martedì, 23 Aprile 2024
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Russia: avviata la costruzione di due nuovi ospedali infettivi contro il Covid-19

La decisione è stata presa durante il Forum medico tenutosi nella città di Ufa, nel sud-est della Russia. Il termine dei lavori dei due nuovi presidi ospedalieri è previsto entro i prossimi due mesi

La costruzione dei due nuovi ospedali infettivi è iniziata sabato 11 dicembre nelle città di Sibaj e Tujmazy, nella Repubblica Autonoma della Baschiria. In occasione del Forum medico internazionale svoltosi ad Ufa, il presidente della regione Radij Chabirov ha dichiarato la piena disponibilità al progetto e ha dato inizio ai lavori di costruzione che dovrebbero completarsi entro due mesi. 

«È difficile prevedere lo sviluppo del coronavirus. Ci sono nuove varianti. Per questo motivo abbiamo pensato che sarebbe stato necessario costruire nuovi ospedali infettivi. Uno nella parte occidentale della Repubblica, territorio densamente popolato, l’altro nel sud della regione. La cosa più importante è che prima o poi il coronavirus sparirà, al contrario, i due nuovi ospedali rimarranno per sempre», ha sottolineato Chabirov. 

In precedenza, era stato riferito che i lavori di costruzione sarebbero stati finanziati dal bilancio regionale e, a tal fine, le autorità locali prevedono di incentivare il progetto con una somma pari a 2,5 miliardi di rubli. L’area di ogni ospedale sarà di circa 9 mila metri quadrati. Per i lavori saranno utilizzate delle strutture prefabbricate. 

Inizio dei lavori per la costruzione dei due nuovi ospedali infettivi in Russia. Fonte: Wikimedia Commons

Il Forum medico internazionale «Covid-19: una nuova sfida» si è svolto ad Ufa l’11 dicembre: si è trattato di un evento dedicato alla tecnologia dell’organizzazione della sicurezza e delle infezioni della regione volto al rafforzamento della base logistica e tecnica per fornire assistenza medica ai pazienti colpiti da malattie infettive. 

Al Forum hanno preso parte il presidente della Repubblica della Baschiria, il primo ministro del Governo della regione Andrej Nazarov, il presidente del comitato della Duma di Stato per la tutela della salute Dmitrij Chubezov, insieme ad altre personalità politiche di spicco e medici esperti. 

Il panorama generale sul territorio della Federazione Russa, impegnata nella lotta contro il Covid, non sembra lasciare spiragli positivi aperti. Infatti, il numero di casi confermati è salito l’11 dicembre fino a 30 288 persone contagiate dal Covid. Questo è quanto ha comunicato la sede operativa federale della capitale per la lotta contro il Covid. 

L’aumento dei casi è pari allo 0,3%. I nuovi casi identificati sono così ripartiti: 2 045 a San Pietroburgo, 1 833 nella regione di Mosca, 733 nella regione di Samara, 721 nella regione di Krasnodar e 719 nella regione di Krasnojarsk. Attualmente, il totale dei contagiati in Russia è fermo a 988.652. 

Marco Buccella
Studente della Facoltà di Interpretariato e Traduzione
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