La pandemia da Covid-19 ha causato dei problemi anche nel settore automobilistico in quanto ha determinato una carenza di chip per computer che ha costretto molte case automobilistiche a chiudere temporaneamente gli stabilimenti. Nonostante ciò, i dati della società di consulenza LMC Automotive registrano che le vendite globali di veicoli elettrici a batteria sono passate da 2,1 milioni nel 2020, a 4,5 milioni l’anno successivo, riuscendo così a ricoprire, a livello globale, il 6,3% delle vendite dei veicoli.
Un aumento considerevole a maggior ragione se paragonato con i dati pre-pandemici, quindi del 2019, in cui la produzione generica di autovetture era pari ad 80 milioni e la percentuale di auto elettriche ricopriva solo il 2.1% del totale.
Al Bedwell, direttore del gruppo propulsore globale di LMC Automotive, ha dichiarato alla CNN Business che la carenza di chip «ha aiutato in modo perverso» ad aumentare le vendite di veicoli elettrici, aggiungendo che l’incremento si è avuto anche grazie alla volontà dei consumatori di comprarle ed al bisogno delle case automobilistiche o di venderle per raggiungere gli obiettivi normativi.
Infatti, i governi hanno e stanno aumentando le pressioni sulle case automobilistiche affinché riducano le emissioni di carbonio e spostino la produzione verso veicoli elettrici, offrendo crediti di emissione per i veicoli elettrici o pagando la costruzione di punti di ricarica.
L’Unione Europea, ad esempio, multerà le case automobilistiche se non riusciranno a ridurre le emissioni medie annue, rispetto ai livelli del 2021, del 15% entro il 2025 e fino al 37,5% non più tardi del 2030: in aggiunta si sta decidendo di portare quest’ultima percentuale al 55% e dal 2035, i 27 Paesi si vorrebbe imporre un divieto effettivo sulla vendita di veicoli alimentati a combustibili fossili.
I governi hanno anche cercato di invogliare i consumatori con l’introduzione di sussidi e di agevolazioni fiscali: l’anno scorso, la Germania ha esteso, per altri quattro anni, un bonus di € 9.000 per i nuovi veicoli elettrici fino a € 40.000, dato che è riuscita con questo strumento a portare la sua quota di vendite di veicoli elettrici al 14%, nell’ultimo anno.
A dicembre del 2021 c’è stato un ulteriore incremento nella vendita dei veicoli elettrici che, secondo i dati di LMC Automotive, hanno strappato il 10% della quota di mercato globale. Inoltre, in base ai dati relativi a 18 mercati compilati da Matthias Schmidt, editore dello European Electric Car Market Intelligence Study, per la prima volta nell’Europa occidentale, nello stesso mese, sono stati venduti più veicoli elettrici rispetto alle auto diesel.
Bedwell ha dichiarato che le cifre di dicembre sono probabilmente una «distorsione» e che probabilmente non saranno replicate nei primi mesi del 2022, dato che le case automobilistiche avrebbero spinto per vendere molte auto elettriche nell’ultimo mese dell’anno in ordine per raggiungere gli obiettivi di riduzione della CO2. «Ci vorranno ancora alcuni anni prima di vedere questo tipo di quote di veicoli elettrici ampiamente in tutta la regione ogni anno».