giovedì, 21 Novembre 2024
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Guerra Russia-Ucraina: ad Antalya negoziati e soluzioni diplomatiche fallite

I negoziati non si fermano e in Turchia l’intesa salta

Il vice primo ministro dell’Ucraina ha dichiarato in un video intervento che – negli ultimi due giorni – più di 80 mila persone sono state evacuate da Sumy, Trostyanets e Krasnopolye in direzione di Poltava attraverso corridoi umanitari. Oltre 400.000 civili sono stati finora evacuati in Ucraina, per lo più dalle zone di battaglia attive, ha detto il ministro dell’Interno Denys Monastir’skij alla televisione nazionale.

Giovedì 10 marzo, per la prima volta dall’inizio del conflitto, i due ministri degli Esteri di Russia e Ucraina, Sergej Lavrov e Dmytro Kuleba, si sono ritrovati faccia a faccia ad Antalya, nel sud della Turchia, nella speranza di far cessare il fuoco e di consentire corridoi umanitari. Come riporta il quotidiano The Jerusalem Post, il tentativo di raggiungere dei negoziati in Turchia è fallito. Il vertice avrebbe dovuto essere un “inizio decisivo” per un “negoziato costruttivo di pace” e invece si è dimostrato un “non dialogo”. Kuleba infatti esce sconsolato dall’incontro con l’omologo Lavrov, che non ha garantito alcun impegno sul cessare il fuoco: “Deduco che i decisori veri siano a Mosca”, ha detto.

Il ministro degli Esteri ucraino Kuleba ha dichiarato – alla vigilia dei suoi colloqui con l’omologo russo- che le sue aspettative erano basse. Durante l’incontro Lavrov non ha mostrato alcun segnale di concessioni, ripetendo le richieste russe, ovvero che l’Ucraina fosse disarmata e accettasse uno status neutrale. Kiev, forte del sostegno internazionale e di un’apparente resilienza sul campo, non sembra ancora disposta a fare grosse concessioni in cambio di una tregua. Dunque, sebbene l’incontro marca un punto di svolta e un successo per la Turchia – che dall’inizio della crisi ha tenuto un ruolo di mediatore tra i due paesi – il summit si è concluso con un nulla di fatto. Ciò è dovuto alla poca mediazione e al poco dialogo durante l’incontro, al contrario delle aspettative. Entrambi i ministri però hanno comunque concordato di continuare gli sforzi per cercare una soluzione.

Il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov, ha anche dichiarato ai giornalisti – in un briefing -che l’Ucraina stava “costantemente” proponendo colloqui tra il presidente ucraino Zelensky e la sua controparte russa Putin. Inoltre, giovedì Lavrov ha dichiarato che Putin non avrebbe rifiutato un incontro con Zelensky per discutere questioni “specifiche”.

Pertanto, il vertice – che aveva lo scopo principale di cessare il fuoco per garantire corridoi umani – non termina con un negoziato o un’intesa. Le conferenze stampa infatti, hanno chiarito che non sono stati fatti progressi e dunque non è emerso nessun passo in avanti dal faccia a faccia con la mediazione turca.

Veronica Dello Iacono
Studentessa della Facoltà di Interpretariato e Traduzione (LM-94)
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