Tre mesi fa, Bill Ackman, noto investitore miliardario e gestore del hedge fund Perishing Square Capital Management, aveva acquistato più di 1 miliardo di dollari di azioni Netflix a un prezzo di circa 345 dollari per azione, diventando uno dei maggiori azionisti. Tuttavia, dopo una perdita superiore a 400 milioni di dollari ha deciso di liquidare la sua partecipazione a Netflix.
Nella giornata del 20 aprile, le azioni della piattaforma streaming sono crollate del 35% con un valore di circa 226 dollari ad azione; le cause principali che hanno contribuito a una perdita di abbonati per la prima volta in più di un decennio sono: il numero di persone che condividono i propri accessi sulla piattaforma, la guerra in Ucraina e la forte concorrenza. Sebbene durante il lockdown si sia verificato un aumento del numero degli abbonamenti, si è riscontrato un cambio di abitudini nei consumatori, molti dei quali, a seguito dell’allentamento delle restrizioni, hanno scelto di non rinnovare l’iscrizione. Secondo le stime del servizio, un problema da risolvere per la società è la condivisione della password che ha consentito finora a più di 100 milioni di utenti di poter usufruire dello stesso servizio offerto ai 222 milioni di utenti paganti. Nel primo trimestre Netflix ha dichiarato di aver perso circa 200 mila abbonamenti e la sua decisione di sospendere il servizio in Russia, come segno di protesta contro l’invasione dell’Ucraina, ha provocato una perdita di 700 mila utenti. Inoltre, si prevede un incremento delle perdite alla fine del secondo trimestre.
Ackman, in una dichiarazione, ha affermato che le modifiche apportate al modello di business, ovvero l’adozione della pubblicità, in cambio di un abbonamento a prezzo inferiore, e gli sforzi per far emergere i clienti non paganti, potrebbero dimostrarsi efficaci ma renderebbero i risultati dell’azienda imprevedibili in futuro. “Sebbene l’attività di Netflix sia semplice da capire, alla luce dei recenti eventi, abbiamo perso fiducia nella nostra capacità di prevedere le prospettive future dell’azienda”. In realtà, già ad inizio anno le previsioni sul numero degli abbonamenti non erano rosee, infatti, lo stesso miliardario aveva affermato che il calo del prezzo delle azioni Netflix rappresentava un’opportunità per l’hedge fund. A causa di questa perdita la Perishing Square Capital Management quest’anno ha subito un calo del 2%.