La compagnia aerea irlandese Ryanair ha confermato lunedì che sta effettuando test di cultura generale in afrikaans per i cittadini sudafricani che volano da e per il Regno Unito, generando critiche che la accusano di pratiche discriminatorie.
La compagnia aerea low cost, ha affermato di aver richiesto questo semplice questionario “a causa dell’elevata prevalenza di passaporti sudafricani fraudolenti”.
Tuttavia, non è chiaro il motivo per cui il test effettuato sui voli Ryanair sia stato condotto in afrikaans, piuttosto che in altre lingue come Zulu e Xhosa, rispettivamente la prima e la seconda lingua più parlate in Sudafrica.
L’afrikaans è una delle 11 lingue ufficiali e quella più diffusa fra la minoranza bianca di discendenti dai coloni olandesi ed europei che ha a lungo detenuto il potere nel Paese, attraverso il sistema di segregazione razziale noto come apartheid, terminato nel 1994. Infatti, secondo un censimento del 2011, solo il 13% circa dei sudafricani parla l’afrikaans come prima lingua.
I governi di Gran Bretagna e Irlanda hanno reso noto di non aver mai richiesto la compilazione di un formulario del genere per entrare nei loro Paesi.