giovedì, 28 Marzo 2024
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Cina: costruita la prima piattaforma petrolifera offshore senza equipaggio

La piattaforma, che si trova nel Mar Cinese Meridionale, riapre il dibattito con il Vietnam

Lo scorso mercoledì 13 luglio, la Cina ha completato la costruzione della prima piattaforma petrolifera offshore senza equipaggio. Infatti, la piattaforma (denominata EP10-2) non ha né uffici né alloggi. Il Paese ha optato per questa scelta perché è molto più economico da costruire e mantenere. Il costo di manutenzione annuale della piattaforma sarà di 1,49 milioni di dollari in meno rispetto ad una piattaforma con equipaggio.

La nuova piattaforma risulta essere più piccola rispetto a quelle tradizionali: Il ponte è ridotto alla metà e il peso totale è solo due terzi delle piattaforme tradizionali. Inoltre, la piattaforma può funzionare in condizioni estreme, come per esempio con la presenza di un tifone, poiché è per lo più controllata a distanza. La piattaforma senza pilota richiede un livello estremo di intelligenza e stabilità. Il produttore di questa piattaforma, la China National Offshore Oil Corporation, ha affermato: «Abbiamo aggiunto 10 sistemi intelligenti alla piattaforma per aumentare le capacità di rilevamento e controllo remoto». La China National Offshore Oil Corporation, conosciuta anche come CNOOC Group, è un’azienda cinese attiva nel settore petrolchimico e nella raffinazione del petrolio. È stata fondata nel 1982 e ha sede a Pechino. Inoltre, l’azienda ha debuttato alla borsa di Shanghai lo scorso aprile e ha ottenuto ottimi risultati in un periodo relativamente debole del ciclo di mercato. 

Il Mar Cinese Meridionale è una rotta commerciale di importanza strategica a livello globale. Un terzo delle spedizioni mondiali di petrolio attraversa questo tratto di mare. Infatti, nel corso del tempo ci sono state delle rivendicazioni territoriali da parte di Vietnam, Cina, Filippine, Indonesia, Malesia, Taiwan e Brunei. La contesa sull’energia e gli investimenti sono solo alcune “difficoltà” del contesto geopolitico nel quale si nutrono le ambizioni di leadership della Cina nella regione. In particolar modo, il Vietnam manifesta crescente preoccupazione per l’espansione cinese. Già nel maggio 2014 una piattaforma collocata a largo delle isole Paracelso aveva provocato scontri navali e violente proteste anti-cinesi in Vietnam. La Cina, alla fine, è stata costretta a rimuovere la piattaforma petrolifera.

La Cina è desiderosa di conseguire l’autonomia a livello energetico, per questo motivo ha intensificato le attività di esplorazione petrolifera con l’intento di ridurre le importazioni da altri paesi.

Margherita Cali
Studentessa della Facoltà di Interpretariato e Traduzione (LM-94)
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