domenica, 28 Aprile 2024
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Il Brasile ha perso quasi 800 biblioteche pubbliche in 5 anni

Grave perdita culturale in Brasile, che ha chiuso 764 biblioteche pubbliche negli ultimi cinque anni

Secondo i dati del Sistema Nazionale delle Biblioteche Pubbliche (SNBP), tra il 2015 e il 2020 il Brasile ha perso quasi 800 biblioteche pubbliche. Se nel 2015, infatti, il database contava 6.057 biblioteche, cinque anni dopo il numero è sceso a 5.293 biblioteche.

Per gli specialisti in biblioteconomia, secondo quanto riporta la CNN, il calo del numero di biblioteche rivela sia una mancanza di investimenti e di interesse da parte del Governo, sia un disprezzo del potere pubblico nei confronti della popolazione più vulnerabile e in difficoltà, che non ha accesso alle librerie. «Mancano politiche rivolte alla fascia più vulnerabile della popolazione, che non ha accesso alle librerie, che non ha il reddito per acquistare libri. Proprio le persone più vulnerabili sono coloro che hanno più bisogno di accesso alle biblioteche», afferma Fábio Cordeiro, presidente del Consiglio Federale della Biblioteconomia (CFB).  Il numero delle biblioteche chiuse, inoltre, potrebbe aumentare a causa dell’attuale fragilità del Sistema Nazionale delle Biblioteche Pubbliche, dovuta oltre che alla debolezza del Ministero della Cultura e dalla mancanza di un effettivo controllo da parte dei sistemi statali, anche alla pandemia e al progresso delle nuove tecnologie. Ci sono, dunque, numerosi fattori che contribuiscono a questo fenomeno.

Delle 764 biblioteche pubbliche chiuse in cinque anni, 698 si trovavano negli Stati di San Paolo e Minas Gerais, la maggior parte delle quali biblioteche comunali. Le biblioteche sono uno strumento prezioso per la società, non sono solo uno spazio per i libri e la lettura, ma porte che aprono infinite possibilità, aprono nuovi repertori culturali. Adriana Ferrari, direttore tecnico della Biblioteca Florestan Fernandes della Facoltà di Filosofia, Lettere e Scienze umane dell’Università di San Paolo (FFLCH-USP), sostiene siano «spazi di incontro, di appartenenza».

Durante la Biennale del Libro, svoltasi questo luglio a San Paolo, il CFB ha lanciato la campagna #SouBibliotecaEscolar, per far sì che le scuole private del Paese abbiano biblioteche accessibili a tutti gli studenti, e presto verrà lanciata una piattaforma con l’obiettivo di mappare tutte le biblioteche (pubbliche, scolastiche, universitarie e comunitarie) del Paese e rafforzare i sistemi statali.

Chiara Felizzi
Studentessa della Facoltà di Interpretariato e Traduzione (LM94)
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