I prezzi delle case negli Stati Uniti hanno subito un aumento rispetto allo scorso anno, ma nel mese di giugno i guadagni hanno subito un rallentamento. I tassi ipotecari e l’inflazione hanno provocato un calo della domanda di abitazioni, e di conseguenza potrebbero causare una riduzione dei prezzi di vendita.
Secondo Black Knight, una società di software, dati e analisi sui mutui, i guadagni sono rallentanti ad un ritmo incalzante durante il mese di giugno. Il tasso annuo dei prezzi è sceso di due punti percentuali, passando dal 19,3% al 17,3%.
Secondo quanto riportato dalla NBC l’aumento dei tassi ipotecari sta mettendo a dura prova il mercato immobiliare, anche se il raffreddamento dei prezzi coincide con l’aumento dell’offerta di case in vendita, che negli ultimi due mesi è cresciuta del 22%.
Ben Graboske, presidente di Black Knight, ha dichiarato che il rallentamento ha interessato molti mercati a livello nazionale, però secondo i suoi calcoli occorrerebbero circa cinque mesi perché l’impatto dei tassi di interesse si rifletta pienamente sui prezzi delle case.
I mercati che avevano i prezzi più alti della nazione negli ultimi anni sono quelli che hanno registrato un calo maggiore. Il calo più significativo di tutti i mercati principali si è registrato a San Jose, in California, dove il valore medio delle case è sceso del 5,1% negli ultimi due mesi. A Seattle, invece, i prezzi sono scesi del 3,8% negli ultimi due mesi, anche San Francisco, San Diego e Denver rientrano tra i mercati che hanno subito un calo dei prezzi dell’immobiliare.
Graboske ha dichiarato: «Con una carenza nazionale di oltre 700.000 annunci, ci vorrebbe più di un anno di aumenti record per normalizzare completamente la situazione».
