sabato, 23 Novembre 2024
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USA: a rischio la sicurezza nazionale dopo la fuga di documenti del Pentagono

Il dossier include documenti del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, informazioni sulla guerra in Ucraina e sugli alleati del Paese

Una serie di fascicoli contenenti informazioni sensibili che potrebbero mettere a repentaglio la sicurezza nazionale sono stati sottratti al Pentagono, mettendo a rischio anche i rapporti con gli alleati. Il Dipartimento di Difesa è venuto a conoscenza per la prima volta della fuga dei documenti il 6 aprile. È in corso un’inchiesta per determinare l’origine della fuga di notizie, secondo la BBC.

I documenti sono apparsi online su Twitter, 4chan e Telegram, nonché su un server Discord per il videogioco Minecraft. Secondo i funzionari del Pentagono, i documenti pubblicati potrebbero essere stati modificati.

Le informazioni trapelate includono dati sensibili e molto dettagliati sulla guerra in Ucraina. Alcuni documenti contengono invece materiale informativo relativo agli alleati degli Stati Uniti. Vi sono poi documenti che si concentrano su questioni di difesa e sicurezza in Medio Oriente e nella regione indo-pacifica.

Uno in particolare suggerisce che gli Stati Uniti stiano spiando la Corea del Sud. Nel documento è riportata in dettaglio una conversazione alto che risale al 1 marzo tra due alti consiglieri per la sicurezza nazionale del presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol. La fuga di documenti potrebbe alterare il rapporto tra i due Paesi.

Il governo coreano, tuttavia, si dichiara d’accordo con la prima valutazione degli Stati Uniti secondo cui alcuni dei documenti potrebbero essere stati distorti, come riporta la BBC in un aggiornamento.

Parlando ai giornalisti lunedì 10 aprile, un alto funzionario del Pentagono ha affermato che i documenti rappresentano «un rischio molto serio per la sicurezza nazionale e potrebbero diffondere disinformazione».

Chris Meagher, assistente del Segretario alla Difesa per gli affari pubblici, ha dichiarato: «Stiamo indagando sull’accaduto e sulla gravità del problema». Ha inoltre rassicurato gli alleati «dell’impegno a salvaguardare l’intelligence e i rapporti con i nostri partner in materia di sicurezza».

Denise De Vincenzo
Studentessa della Facoltà di Economia [LM-77]
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