lunedì, 29 Aprile 2024
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No all’esodo palestinese in Egitto

Secondo alcuni diplomatici, Israele ha come obiettivo l'espulsione permanente dei palestinesi da Gaza verso l'Egitto ma il Paese non è d'accordo

I timori palestinesi di un’espulsione permanente si fanno sempre più vivi, poiché nonostante non sembri che pubblicamente sia questo l’obiettivo di Israele, nel privato, secondo i diplomatici, questo è uno degli scenari potenziali. Infatti, come afferma il New York Times, nelle ultime settimane Israele ha cercato silenziosamente di costruire il sostegno internazionale per il trasferimento di diverse centinaia di migliaia di civili da Gaza all’Egitto per tutta la durata della sua guerra nel territorio, secondo sei alti diplomatici stranieri.

I leader e i diplomatici israeliani hanno proposto privatamente l’idea a diversi governi stranieri, inquadrandola come un’iniziativa umanitaria che consentirebbe ai civili di sfuggire temporaneamente ai pericoli di Gaza attraverso i campi profughi nel deserto del Sinai, appena oltre il confine con il vicino Egitto. Il suggerimento è stato respinto dalla maggior parte degli interlocutori di Israele, tra cui gli Stati Uniti e la Gran Bretagna, per via del timore che un tale spostamento di massa possa diventare permanente. Questi Paesi temono che uno sviluppo simile possa destabilizzare l’Egitto e bloccare un numero significativo di palestinesi fuori dalla loro patria, secondo i diplomatici, che hanno parlato in forma anonima con il quotidiano newyorchese per discutere più liberamente di una questione delicata come questa.

L’idea è stata respinta con fermezza anche dai palestinesi, che temono che Israele stia usando la guerra, iniziata il 7 ottobre dopo che i terroristi di Gaza hanno fatto irruzione in Israele e ucciso circa 1.400 persone, per sfollare definitivamente gli oltre due milioni di persone che vivono a Gaza.

«L’Egitto ha affermato e ribadito il suo completo rifiuto dello sfollamento forzato dei palestinesi e del loro esodo verso le terre egiziane nel Sinai, poiché questa non è altro che una liquidazione finale della causa palestinese», ha affermato il Presidente dell’Egitto Al-Sisi in un discorso pubblicato sul suo sito web. Alcuni degli alleati politici di Netanyahu, tuttavia, hanno pubblicamente sostenuto l’idea di spostare temporaneamente un gran numero di abitanti di Gaza in Egitto e in altri paesi della regione e dell’Occidente. L’Egitto, però, teme che l’improvvisa immigrazione di palestinesi possa sconvolgere il Sinai settentrionale, dove l’esercito egiziano ha lottato per contenere un’insurrezione islamista, o che possa portare alcuni palestinesi a lanciare attacchi dal Sinai verso Israele, che potrebbero quindi trascinare l’Egitto in conflitto con Israele.

Alessia Bianconi
Studentessa della Facoltà di Interpretariato e Traduzione
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