Il rapper e stilista Ye, meglio noto con il nome di Kanye West, è coinvolto in un nuovo scandalo: come riporta il The New York Times, la famiglia di Donna Summer, nota cantante statunitense scomparsa nel 2012, lo ha accusato di aver plagiato la sua canzone I Feel Love (1977). Il brano in questione è Good (Don’t Die) in collaborazione con Ty Dolla $ign, rilasciato il 10 febbraio 2024 e facente parte del nuovo album di West, Vultures.
A fare causa al rapper sarebbe stato il marito di Donna, Bruce Sudano che, secondo Ansa, in più occasioni avrebbe negato a West l’autorizzazione per l’utilizzo della canzone della moglie. Nella causa legale si legge che i due cantanti, per raggirare i continui rifiuti di Sudano, sarebbero ricorsi all’interpolazione non autorizzata, come riporta The Guardian, «utilizzando l’iconica melodia della canzone come base per il loro brano contraffatto». Nello specifico, «hanno registrato nuovamente e quasi alla lettera parti fondamentali e immediatamente riconoscibili di I Feel Love, usando una sosia vocale della Summer come cantante, con lievi modifiche al testo (anch’esse senza autorizzazione)».
Come riferisce USA Today, Sudano avrebbe presentato la causa presso la corte federale di Los Angeles e, secondo CBS News, lo scopo ultimo della denuncia da parte della famiglia Summer/Sudano è cercare di mettere un freno alla divulgazione del brano, oltre a ricevere un risarcimento danni.
Sudano ha inoltre dichiarato di non volere vedere l’eredità della moglie associata alla controversa storia di West. Di fatto, il rapper non è nuovo agli scandali: tra i più noti al pubblico, come riporta La Repubblica, si possono annoverare le frasi a sostegno del movimento nazionalsocialista e antisemite; la candidatura alle presidenziali statunitensi del 2020; lo slogan White Lives Matter, in contraddizione rispetto al movimento Black Lives Matter (nato a seguito della morte di George Floyd nel 2020), e le accuse per atti osceni in luogo pubblico a Venezia, avvenuti nel settembre del 2023 con l’attuale compagna Bianca Censori.