venerdì, 10 Maggio 2024
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Argentina: migliaia di persone in piazza contro i tagli al bilancio universitario

Le nuove misure adottate dal presidente Milei continuano a suscitare polemiche nel paese. La decisione di tagliare i fondi alle università pubbliche causa numerose manifestazioni in tutta l’Argentina

In diverse città argentine, tra cui Buenos Aires, decine di migliaia di persone sono scese in piazza a protestare contro i tagli all’istruzione pubblica.

È stata una delle più grandi proteste da quando il presidente Javier Milei ha vinto le elezioni a novembre del 2023.

Secondo quanto riferisce Aljazeera, l’Università di Buenos Aires ha affermato che più di 500 mila persone hanno preso parte alla protesta nella capitale, bloccando per ore le strade.

Il presidente Milei, durante la campagna elettorale, aveva brandito una motosega per simboleggiare il suo desiderio di tagliare la spesa pubblica. Da allora ha chiuso ministeri, ridotto i finanziamenti ai centri culturali, licenziato molti lavoratori statali e ha tagliato diversi sussidi.

«Stiamo rendendo possibile l’impossibile anche con la maggioranza della politica, dei sindacati, dei media e della maggior parte degli attori economici contro di noi» ha dichiarato Milei, lunedì 22 aprile, mentre celebrava il primo surplus fiscale trimestrale del paese dal 2008.

Inoltre, aggiunge, in un post su X, che le università pubbliche spendono i loro fondi per affari loschi e per indottrinare gli studenti.

Secondo quanto riferisce la BBC, Riccardo Gelpi, rettore dell’Università di Buenos Aires, afferma che l’istituzione potrebbe dover chiudere entro tre mesi a meno che non riceva maggiori finanziamenti. Il governo ha mantenuto i finanziamenti universitari quest’anno allo stesso livello del 2023, nonostante l’inflazione abbia ridotto il valore reale del bilancio fino all’80%.

Il sistema educativo in Argentina è considerato uno dei migliori dell’America Latina. Le università pubbliche sono gratuite e contano circa 2,2 milioni di studenti, tra cui molti provenienti dai paesi vicini. Questi dati evidenziano l’importanza di avere delle università pubbliche e accessibili a tutti, soprattutto in un paese dove il livello di povertà ha raggiunto quasi il 60% della popolazione.

Nelle marce a sostegno della protesta, si leggono numerosi striscioni con le scritte: ‘Difendi le università pubbliche’, ‘Studiare è un diritto’ e ‘Alza il budget, abbatti il piano di Milei’.

In una dichiarazione, riportata da Reuters, un’insegnate di biologia afferma che la pubblica istruzione rappresenta l’opportunità per gli studenti di svilupparsi, di costruirsi un futuro e di esser in grado di contribuire alla società.

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