sabato, 27 Luglio 2024
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La Cina si impone come leader nelle esplorazioni lunari

Nei giorni scorsi la Cina ha raggiunto un nuovo traguardo, esplorando il lato più lontano della Luna rispetto alla Terra per la seconda volta nella storia.

La Chang’e-6, una sonda robotica senza esseri umani a bordo, è stata lanciata dal razzo cinese Long March 5 dal Wenchang Satellite Launch Center sull’isola meridionale di Hainan. La sonda ha raggiunto la Luna sabato 2 giugno, atterrando all’interno del cratere Apollo, nel gigantesco bacino del Polo Sud-Aitken.

L’atterraggio è avvenuto sul lato più oscuro della Luna, perennemente rivolto dalla parte opposta rispetto al globo terrestre e costellato di cavità profonde e scure che rendono le comunicazioni più impegnative. Secondo quanto riportato da space.com, la Luna impiega all’incirca lo stesso tempo per completare una rotazione sul proprio asse e per orbitare intorno alla Terra. Di conseguenza, gli osservatori dalla Terra vedono sempre lo stesso lato del satellite. 

Questa nuova esplorazione è un record ottenuto per la seconda volta dalla Cina, dopo la sonda Chang’e-4 nel 2019. Infatti, prima di allora, ogni missione di superficie lunare aveva preso di mira la parte più vicina, soprattutto perché quell’area risultava più facile da esplorare.

«Atterrare sul lato più lontano della luna è molto difficile perché non hai comunicazioni line-of-sight, fai affidamento su molti collegamenti nella catena per controllare ciò che sta succedendo, o devi automatizzare ciò che accade» ha affermato Neil Melville-Kenney, un ufficiale tecnico dell’Agenzia Spaziale Europea che lavora con la Cina su uno dei carichi utili della missione Chang’e-6, come riportato da Reuters.

L’obiettivo della missione è prelevare campioni lunari sia dalla superficie sia dal sottosuolo attraverso l’utilizzo di un braccio robotico e di una piccola trivella. Una volta completata la raccolta, il modulo di ascesa è stato programmato per staccarsi dal lander e trasportare i campioni in orbita, dove si agganceranno al modulo di ritorno che li porterà sulla Terra.

Martedì 4 giugno è arrivato un messaggio ufficiale dalla China National Space Administration, la quale riferiva che la sonda era decollata ed entrata in orbita lunare dopo il successo della raccolta di campioni nei due giorni precedenti. Il ritorno sulla Terra è previsto per il 25 giugno circa, nella Mongolia Interna. La Cina ha inoltre fatto sapere che una bandiera è stata posizionata nella nuova parte esplorata, secondo quanto riportato dalla CNN

Questa missione afferma il paese come una potenza dominante nelle ricerche spaziali, conferendogli un vantaggio nello sfruttare i benefici strategici e scientifici dell’esplorazione lunare.

Eva Capella
Studentessa della Facoltà di Economia
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