Nei giorni 11 e 12 giugno si è tenuta a Berlino, in Germania, l’Ukraine Recovery Conference, un evento annuale dedicato alla ripresa e alla ricostruzione a lungo termine dell’Ucraina. Lo stesso evento si era tenuto lo scorso anno a Londra. Quest’anno la conferenza si è svolta a pochi giorni da uno dei maggiori incontri diplomatici al mondo, il G7, e prima del Vertice globale sulla pace che si terrà in Svizzera.
I temi principali della conferenza sono stati quattro: la mobilitazione del settore privato per la ricostruzione e la crescita economica; il capitale sociale e il capitale umano per il futuro dell’Ucraina; la ripresa dei comuni e delle regioni e, infine, le riforme interne necessarie per soddisfare i criteri di adesione all’UE, tra cui il rinnovamento della Corte Suprema per sradicare la corruzione.
Tra i maggiori problemi che l’Ucraina sta affrontando durante la guerra con la Russia c’è la mancanza di una rete elettrica stabile, che ha costretto le autorità del paese a istituire blackout in tutto il territorio.
La Ministra della cooperazione economica e dello sviluppo della Germania Svenja Schulze in una dichiarazione ha affermato: «anche durante gli attuali tempi di guerra, l’Ucraina deve ricostruire continuamente case, acquedotti, ospedali e reti elettriche», aggiungendo: «le persone vogliono continuare a vivere nel loro paese, e per farlo hanno bisogno di elettricità, acqua e un tetto sopra le loro teste» come riferito da euronews.
alcuni funzionari della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo hanno visitato Kiev per firmare un piano che prevede un’offerta di 300 milioni di euro in nuovi finanziamenti alle società energetiche di proprietà statale e per promuovere un ulteriore sostegno al settore.
Inoltre, durante la conferenza, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha presentato 95 progetti di investimento che necessitano di fondi occidentali, nonché una serie di relazioni sui progressi raggiunti rispetto a oltre 200 obiettivi di riforma fissati dall’UE e dalle banche multilaterali.
Come riferito dal The Guardian, Mattia Nelles, l’amministratore delegato dell’ufficio tedesco-ucraino, ha dichiarato: «smettiamola di parlare di ripresa astratta a lungo termine», aggiungendo poi: «con ben oltre il 50% della produzione di energia del paese distrutta, la situazione sembra sempre più terribile».
Durante l’incontro non è mancato un intervento anche da parte della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, la quale ha affermato: «l’UE è la casa dell’Ucraina», come riferito da New Eastern Europe.