mercoledì, 4 Dicembre 2024
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Scoperta in Indonesia la pittura rupestre più antica al mondo 

Il dipinto risale ad almeno 51.200 anni fa ed è il più antico esempio conosciuto di pittura figurativa

Un gruppo di ricerca internazionale, guidato dagli studiosi della Griffith University in Australia, ha scoperto la pittura rupestre più antica al mondo sulla parete rocciosa di una grotta nell’isola di Sulawesi, in Indonesia. Secondo il team, l’opera avrebbe un’età di almeno 51.200 anni, quasi 6.000 anni in più rispetto al precedente detentore del record, il dipinto di un maiale selvatico a grandezza naturale realizzato nella grotta di Leang Tedongnge. Entrambe le pitture sono state rinvenute sulla stessa isola, a soli 10 km di distanza, riporta il Guardian

L’opera è stata realizzata con il pigmento rosso e raffigura un maiale selvatico circondato da tre figure umanoidi. Secondo quanto riportato dallo studio pubblicato dal team su Nature, le caratteristiche dell’interazione tra le figure rappresentate sono di difficile interpretazione; i ricercatori non escludono che il dipinto possa rappresentare una scena di caccia con figure teriantrope, ossia ibride tra uomo e animale, in una narrazione di tipo fantasioso. Per stabilire l’età dell’opera, il gruppo ha utilizzato un nuovo metodo consistente nell’analisi degli strati di carbonato di calcio presenti sulla superficie del dipinto, prelevati e poi vaporizzati con un laser. La tecnica ha consentito una datazione più accurata, distinguendo tra gli strati più antichi e quelli più recenti. 

Adam Brumm, professore della Griffith University, ritiene che la scoperta possa gettare nuova luce sul ruolo della narrazione nella storia dell’arte, provando come già in un passato lontano, gli esseri umani fossero capaci di raccontare storie. «La narrazione ha svolto una parte molto importante nell’evoluzione dell’uomo e forse aiuta anche a spiegare il successo della nostra specie», ha dichiarato il professore al Washington Post «ma trovarne conferma nell’arte, specialmente in un dipinto rupestre così antico, è un fatto eccezionalmente raro». La nuova scoperta dimostrerebbe quindi un passaggio nello sviluppo della capacità degli esseri umani di compiere ragionamenti astratti; per Henry Gee, caporedattore della rivista Nature, è “romantico” pensare che questo cambiamento si sia verificato in modo spontaneo, ma ha ritenuto più probabile l’esistenza di esempi di arte figurativa ancora più antichi, secondo quanto riporta la BBC

L’ipotesi è stata condivisa da Maxime Aubert, archeologo facente parte del team, che ha sottolineato l’importanza della ricerca e della conservazione delle fonti.«Il dipinto è piuttosto complesso e dimostra la capacità mentale degli individui del tempo», ha commentato Aubert «ma è plausibile che gli esseri umani raccontino storie da molto più di 51.200 anni». Secondo El Paìs, i ritrovamenti avvenuti in Indonesia dimostrano come l’arte figurativa non abbia avuto un’origine esclusivamente europea, ma che si sia sviluppata in modo parallelo in altre parti del mondo. Tuttavia, rimane da stabilire se l’arte simbolica si sia sviluppata in modo autonomo tra gli abitanti dell’Asia e dell’Europa, o se questa fosse già diffusa in Africa. 

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