mercoledì, 13 Novembre 2024
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Germania: Volkswagen prevede la chiusura di tre stabilimenti

Lunedì 28 ottobre, la casa automobilistica tedesca ha annunciato di avere intenzione di chiudere tre stabilimenti nel Paese.

La casa automobilistica Volkswagen prevede di chiudere almeno tre stabilimenti in Germania, riducendo quindi anche il proprio staff e applicando una riduzione degli stipendi del 10% per i dipendenti che rimarranno, secondo quanto riportato da Euronews. Oltre alla riduzione dei salari, Volkswagen bloccherà gli stipendi per due anni, tra il 2025 e il 2026, impedendo quindi aumenti salariali, e abolirà tutti i bonus mensili per i dipendenti.

Un annuncio che lunedì 28 ottobre ha allarmato tutti i dipendenti dell’azienda: solo nella sede di Wolfsburg, nel nord della Germania, sono più di 60.000 i dipendenti. Jack, informatico di 30 anni, intervistato da Franceinfo ha dichiarato: «è triste, le persone temono per il proprio lavoro. Si parla della chiusura di tre stabilimenti, cioè diverse decine di migliaia di posti di lavoro, che non sono pochi.»

In meno di tre mesi, la casa automobilistica ha lanciato due allarmi sui propri profitti: la transizione verso le automobili elettriche e la domanda di mercato sempre più debole, hanno portato a una riduzione dei guadagni nel mercato automobilistico europeo e cinese.

Queste chiusure sarebbero un evento importante, visto che l’azienda non aveva mai chiuso uno stabilimento in Germania prima d’ora. Tra le cause di questa possibile chiusura vi sono la crescente concorrenza delle case automobilistiche cinesi e il calo delle vendite.

«Non siamo abbastanza produttivi negli stabilimenti tedeschi, e i nostri costi di fabbrica sono attualmente dal 25% al 50%, più alti rispetto alle nostre previsioni. Questo significa che i singoli stabilimenti tedeschi sono due volte più costosi della nostra concorrenza» ha dichiarato il CEO di Volkswagen, Thomas Schäfer.

Il Sindacato tedesco dei Metallurgici ha richiesto all’azienda di non attuare queste misure, minacciando altrimenti uno sciopero.

Come riportato da The Guardian, le varie case automobilistiche tedesche, tra cui anche BMW, Mercedes-Benz e Porsche, hanno tutte registrato un calo nelle vendite. Inoltre, le case automobilistiche hanno dovuto fare importanti investimenti per compiere la transizione dal petrolio e diesel verso l’elettrico, mentre i rivali cinesi hanno affrontato costi minori. Alcuni stabilimenti erano già stati predisposti per questo cambiamento nella produzione, ma la scarsa domanda di mercato per i veicoli elettrici ha disincentivato le case automobilistiche a fare ulteriori investimenti per tutelare i posti di lavoro.

Mariarosa Ferrari
Studentessa di Interpretariato e Traduzione
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