Il 3 giugno 2025, i cittadini sudcoreani si sono recati alle urne per eleggere un nuovo presidente, in una tornata elettorale anticipata, convocata dopo che la Corte Costituzionale ha confermato la destituzione di Yoon Suk Yeol all’inizio di aprile. Come riportato dal The Guardian, l’elezione ha segnato un momento cruciale per la democrazia sudcoreana, con un’affluenza attesa molto alta.
A imporsi è stato Lee Jae-myung , leader del Partito Democratico che ha ottenuto il 49,42% dei voti, superando il conservatore Kim Moon-soo. Lee, 61 anni, è un ex avvocato per i diritti umani con una lunga carriera politica e due precedenti tentativi falliti alla presidenza. Cresciuto in una famiglia povera e operaio in giovane età, si è affermato come uno degli esponenti più divisivi e determinati del panorama progressista sudcoreano.
La campagna elettorale è stata dominata dal malcontento popolare dopo la dichiarazione, poi annullata in poche ore, della legge marziale da parte di Yoon Suk Yeol all’inizio di dicembre 2024. Questa misura ha provocato la più grave crisi politica del paese negli ultimi decenni e ha accentuato le tensioni in un periodo segnato da rallentamento economico, aggravate dai dubbi sulla tenuta dell’impegno degli Stati Uniti per la sicurezza del Paese, soprattutto sotto la presidenza Trump.
Lee ha definito la giornata elettorale come un «giorno del giudizio», promettendo di rilanciare l’economia, ridurre il divario sociale e sanare le fratture interne del paese. Ha inoltre assicurato un approccio più pragmatico alla politica estera, mantenendo l’alleanza con Washington e Tokyo ma cercando anche un riavvicinamento, seppur cauto, con la Corea del Nord. La sua elezione ha acceso forti reazioni: Kim Moon-soo, suo avversario, lo ha accusato pubblicamente di voler instaurare «una dittatura alla Hitler», durante un comizio a Busan, come riportato dal The Guardian.
Lee è attualmente coinvolto in diversi procedimenti giudiziari, tra cui accuse di corruzione e abuso d’ufficio, che lui respinge come persecuzioni politiche. I tribunali hanno sospeso temporaneamente le udienze per consentirgli di partecipare alla campagna elettorale, ma i casi riprenderanno nelle prossime settimane.
L’elezione di Lee segna un cambiamento di rotta nella leadership del Paese e l’inizio di una presidenza complessa. Il nuovo capo di Stato assumerà la carica immediatamente, senza il tradizionale periodo di transizione di due mesi, in un clima di forte polarizzazione dell’opinione pubblica.