mercoledì, 24 Aprile 2024
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“Spogliati o sparo”. L’orrore degli stupri avvenuti in Ucraina

In Ucraina all’orrore della guerra si aggiunge la brutalità delle violenze subite da centinaia di donne, minori, e bambini. Molte di loro hanno testimoniato di essere state vittima di ripetuti stupri commessi da russi, mercenari, ceceni

I testimoni e gli incaricati di raccogliere la documentazione sui crimini di guerra in Ucraina, a seguito delle prime autopsie sui cadaveri delle donne ucraine, hanno dichiarato che queste donne sono state violentate per giorni.
Liudmyla Denisova, difensore civico presso il parlamento ucraino, afferma che «25 donne, di età tra i 14 e i 24 anni, sono state violentate per 25 giorni dai russi. È successo nel seminterrato di una casa privata, dove erano prigioniere».

Secondo quanto riportato da La Repubblica, quel seminterrato sarebbe una specie di “bordello”, utilizzato dai soldati per abusare delle vittime raccolte per strada, quando ne avessero avuto voglia.

Molte delle donne vittime di violenze sono ora traumatizzate, ridotte in fin di vita. Denisova ha anche dichiarato che «Nove di queste donne sono ora incinte».

Alcune delle donne coinvolte hanno reso la loro testimonianza, raccontando del dolore, fisico e morale, del disprezzo, degli insulti e dell’umiliazione vissuti per 25 giorni.

Denisova ha aggiunto che «i russi dicevano a queste donne che le avrebbero violentate al punto che non avrebbero mai più voluto avere un rapporto sessuale, per impedire loro di avere figli ucraini».

L’11 aprile il Servizio di Sicurezza Ucraino (SBU) ha reso nota un’intercettazione tra una donna russa e suo marito, che si trova a combattere in Ucraina. La donna avrebbe consigliato al marito di volentare le donne ucraine, ma gli avrebbe chiesto di non raccontarle nulla. Alla richiesta di un ”permesso”, la risposta della donna è stata «puoi farlo, ma ricorda il preservativo».

Se venisse accertata la veridicità dell’intercettazione, questa sarebbe una prova da utilizzare al momento dei processi.
Intanto, il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha tenuto una sessione straordinaria per indagare le violenze su donne e bambini.

A Bucha, esperti forensi indagano sui crimini commessi ed effettuano autopsie sui cadaveri ritrovati. È stato scoperto il cadavere di una donna, proprio a Bucha, nella cantina di una casa privata, con indosso soltanto una pelliccia. Sul suo corpo ci sarebbero dei segni evidenti di violenze e percosse.

Un’altra donna ucraina, intervistata dalla BBC, ha dichiarato che un soldato ceceno le avrebbe intimato ”Spogliati o sparo”, puntandole un fucile alla tempia.

Elena Panniello
Studentessa della Facoltà di Interpretariato e Traduzione (LM94)
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