Robert Blomfield, fotografo “di strada” scomparso nel dicembre 2020, ha trascorso gran parte della propria carriera artistica ritraendo la città di Edimburgo, e la mostra che verrà aperta al pubblico a breve, renderà visibili le sue opere per la prima volta a colori, e si terrà proprio nell’Università di Edimburgo dove egli stesso studiò Medicina durante la gioventù.
Il curatore della mostra Daryl Green ha infatti affermato che nel suo lavoro, rimasto sconosciuto per molto tempo, «percepiamo echi di precedenti fotografi di strada come Eugène Atget e Henri Cartier-Bresson, e possiamo discernere il ricco attaccamento al luogo che vediamo nei contemporanei come Robert Frank e William Klein. Man mano che il suo vasto archivio viene lentamente alla luce, è chiaro che Robert sia stato la tranquilla risposta di Edimburgo all’Oscar Marzaroli di Glasgow, o al Brassaï di Parigi».
Dopo essere arrivato ad Edimburgo da Sheffield nel 1956 per frequentare l’università, Blomfield ha sempre percorso le strade della capitale scozzese in compagnia della sua macchina fotografica, catturando i volti ed i paesaggi suggestivi che la città aveva da offrirgli, compresi gli scatti fatti durante le lezioni in università, definiti dai critici del settore unici nella composizione e nella presenza di luce, che come ha affermato Daryl Green «rivelano come Blomfield abbia sviluppato il suo occhio e le sue abilità in camera oscura e come sia diventato uno studente della luce».
La mostra, intitolata proprio “Robert Blomfield: Student of Light”, è la seconda più grande rassegna dei suoi lavori, in quanto la prima si era tenuta solo nel 2018 al City Art Center di Edimburgo.
Saranno esposte le sue fotografie più suggestive, come quelle che ritraggono le atmosfere fumose all’interno del sindacato studentesco dove la luce del sole fa capolino dalle finestre, lezioni di anatomia e la folla in attesa del principe Filippo nel 1958, tutte immagini che rendono perfettamente un’idea della vita studentesca degli anni ’50-’60.
Si tratta di una mostra unica nel suo genere in quanto presenta al pubblico dei frammenti di storia a tutti gli effetti, sia i più piccoli che facevano parte della quotidianità di Blomfield, che quelli più grandi che testimoniano momenti di rilievo degli anni in cui furono scattate, rivelando se non altro il personale punto di vista del fotografo che catapulta chiunque ammiri queste foto direttamente al momento in cui le scattò, facendo percepire l’atmosfera di cui sono intrise.