Mercoledì 25 maggio il presidente Vladimir Putin ha firmato un decreto che sancisce una semplificazione nel processo di ottenimento della cittadinanza russa per la popolazione ucraina.
Nel 2019 la Russia introdusse per la prima volta un sistema per l’ottenimento di un passaporto semplificato.
La scelta era stata fatta per agevolare chi volesse ottenere un passaporto russo, in particolare i separatisti del Donbass.
Il nuovo decreto varato dal presidente russo entra in vigore immediatamente ed è stato esteso a chi vive nelle regioni di Kherson e Zaporizhzhya.
Delle due regioni, Kherson è sotto il controllo completo dei russi, mentre la regione di Zaporizhzhya è parzialmente in mano a Mosca.
«I cittadini dell’Ucraina, la Repubblica Popolare di Donetsk (DNR), o la Repubblica Popolare di Luhansk (LNR), permanentemente residenti nel territorio del DNR, LNR, la regione di Zaporizhzhia dell’Ucraina o la regione di Kherson dell’Ucraina, hanno il diritto di richiedere la cittadinanza della Federazione Russa in modo semplificato» si legge nel testo del decreto.
La reazione dell’Ucraina non si è fatta attendere.
«Il rilascio illegale di passaporti… è una flagrante violazione della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina, nonché delle norme e dei principi del diritto umanitario internazionale», queste le dichiarazioni del ministero degli Esteri ucraino.