lunedì, 29 Aprile 2024
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Emergenza siccità: riemersa dal Po una bomba inesplosa della Seconda guerra mondiale

L'ordigno è stato prontamente disinnescato da esperti militari

Le acque del fiume più lungo d’Italia stanno scorrendo così basse da riportare alla luce una bomba inesplosa della seconda guerra mondiale precedentemente sommersa. La scoperta è stata fatta il 25 luglio nei pressi del villaggio settentrionale di Borgo Virgilio, vicino alla città di Mantova.

Gli esperti di smaltimento delle bombe dell’esercito italiano sono stati chiamati per far esplodere in sicurezza la bomba da 450 kg.

In particolare, hanno rimosso la miccia dal dispositivo, che era di fabbricazione statunitense, che secondo l’esercito conteneva 240 kg di esplosivo. Quindi gli artificieri, scortati dalla polizia, hanno trasferito l’ordigno in una cava nel comune di Medole a circa 45 km di distanza, dove è stato distrutto.

Secondo funzionari dell’esercito, circa 3.000 residenti del vicino villaggio di Borgo Virgilio, vicino a Mantova, nel nord Italia, sono stati evacuati per precauzione.

«All’inizio alcuni abitanti hanno detto che non si sarebbero mossi, ma negli ultimi giorni abbiamo convinto tutti», ha dichiarato a Reuters il sindaco del paese Francesco Aporti.

Il dispositivo è venuto alla luce dopo che una siccità durata mesi – descritta come la peggiore in Italia degli ultimi 70 anni – ha causato il prosciugamento di parti del fiume Po, lasciando il letto del fiume esposto per la prima volta da decenni.

L’Italia, insieme a gran parte dell’Europa continentale, ha sofferto durante l’estate di una serie di ondate di caldo estremo, che hanno causato devastazioni al settore agricolo e un forte aumento degli incendi.

Particolarmente colpite sono state le circa quattromila risaie della Pianura Padana intorno al fiume Po, con i contadini costretti ad abbandonare del tutto alcuni campi per cercare di salvarne altri.

Nel luglio del 2006 il minimo di portata mensile del fiume ammontava a 237 metri cubi al secondo e all’epoca la situazione fu considerata già molto grave, ma quest’anno è decisamente peggiorata.

Nel mese di luglio tale valore è risultato pari a 160,48 metri cubi al secondo, il 32,29% in meno. Inoltre, alla fine del mese di luglio è stato addirittura toccato il nuovo record di portata minima, con soli 104,3 metri cubi al secondo.

Carlotta Monti
Studentessa della Facoltà di Interpretariato e Traduzione (LM94)
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