giovedì, 25 Aprile 2024
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Vendetta russa su Kiev

Immediata risposta del Cremlino a seguito dell'attacco al Ponte di Kerč' avvenuto solamente qualche ora prima

Per la prima volta dall’inizio della guerra, nella mattinata di lunedì 10 ottobre, la Russia ha colpito in modo massiccio le più grandi città dell’Ucraina, capitale inclusa. L’obiettivo dichiarato è stato quello di mettere fuori uso tutte quelle strutture in grado di rifornire a livello energetico le città. Numerosi civili sono deceduti e rimasti feriti a seguito degli attacchi.

Come riporta l’Ukraïns’ka pravda (giornale on-line ucraino) l’attacco è iniziato all’ora di punta di quello che doveva essere un normale lunedì di lavoro, aspetto che ha sottolineato (durante un discorso registrato in modalità video-selfie) il presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj, ribadendo come, anche questa volta, l’intenzione implicita dell’attacco russo fosse quella di mietere più vittime possibile, terrorizzando al contempo i sopravvissuti.

Tra le più importanti città coinvolte in questo prolungato attacco missilistico ci sono Leopoli, Dnipro, Ternopil’, Charkiv, Chmel’nyc’kyj e Kremenčuk.

A Kiev, che ha visto i missili abbattersi anche sui quartieri più centrali di Ševčenko e Solom’yans’kyi, sono morte 5 persone, mentre 51 sono rimaste ferite. Questo, stando ai primi dati ufficiali comunicati direttamente dal sindaco Vitalij Volodymyrovyč Klyčko. Complessivamente, il bilancio degli ultimi bombardamenti è di 11 morti e 64 feriti. Questo è quanto riporta BBC Russian News a qualche ora dall’attacco.

Gli osservatori, commentando a caldo quanto avvenuto, convengo sulla natura di questo attacco missilistico: un chiaro atto di vendetta in risposta alle esplosioni di sabato 8 ottobre che hanno seriamente danneggiato il Ponte di Crimea.

Ciò non è stato smentito da Vladimir Putin che, poche ore prima aveva preannunciato una risposta decisa a quello che è stato definito attacco terroristico al Krymskij most, ponte che collega la penisola della Crimea alla Russia, inaugurato solamente pochi anni fa, nella primavera del 2018.

Successivamente, nel corso della riunione tenuta con il Consiglio di sicurezza della Federazione Russa, oltre ad annunciare l’esito positivo dell’attacco da poco conclusosi sul territorio ucraino, ha avvertito l’Ucraina e gli alleati occidentali precisando che, nel caso in cui dovessero continuare a verificarsi altri attacchi terroristi sul proprio territorio, la Russia risponderà in modo tempestivo e risoluto, esattamente come ha già dato prova di saper e poter fare.

Gianluca Iacobini
Studente di Interpretariato e Traduzione
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