sabato, 27 Aprile 2024
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Elezioni in Brasile: Lula torna al potere

Lula ha vinto le elezioni al ballottaggio tornando al potere dopo aver battuto Jair Bolsonaro in uno scontro politico polarizzante che ha diviso la più grande democrazia dell'America Latina

Domenica 30 ottobre, il Tribunale Elettorale Supremo, massimo organo di giustizia elettorale del Brasile, ha dichiarato il vincitore del ballottaggio elettorale: Luiz Inácio Lula da Silva sarà il nuovo presidente del Paese. 

La vittoria è stata determinata da un margine percentuale minimo: con il 100% dei voti scrutinati, Lula ha ottenuto il 50,90% dei voti contro il 49,10% del suo avversario, il presidente uscente Jair Bolsonaro. 

Nel suo discorso celebrativo, Lula ha affermato: «Hanno cercato di seppellirmi vivo e oggi sono qui per governare questo Paese», facendo riferimento alla condanna per corruzione che gli impedì di presentarsi alle elezioni del 2018 che portarono Bolsonaro alla presidenza. Condanna che il Supremo Tribunale Federale ha annullato nel 2021 per errori nel procedimento e mancanza di imparzialità del giudice Sergio Moro. 

Il presidente Bolsonaro, ore dopo l’annuncio dell’esito delle votazioni, rimane in silenzio. La sua sconfitta rappresenta una sconfitta, seppur di stretta misura, anche per il populismo di estrema destra. Il leader del partito liberale, che nel 2018 ha forgiato un’inedita coalizione conservatrice, ha perso consensi dopo che il Brasile ha registrato uno dei più elevati numeri di morti per la pandemia di covid-19.

Il ritardo di Bolsonaro nel concedere la vittoria alimenta il timore che l’attuale presidente non collaborerà al trasferimento dei poteri. Tuttavia, gli esperti sottolineano che la concessione, pubblica o meno, è già fuori dal controllo del presidente uscente: spetta al Tribunale Elettorale consegnare il potere al vincitore delle elezioni. Per Bolsonaro, quindi, non riconoscere il risultato comporterebbe un fallimento dal punto di vista politico e potrebbe avere un impatto negativo anche tra i suoi sostenitori.

Sotto la guida di Lula, il Brasile dovrebbe tornare a occupare un ruolo importante sulla scena internazionale, spinto da un’America Latina che sta completando il suo spostamento a sinistra: con il leader del Partito dei Lavoratori (PT) alla guida del Brasile, per la prima volta nella storia, le prime cinque economie della regione saranno governate da progressisti. Presidenti di sinistra della regione come Andrés Manuel López Obrador (Messico), Alberto Fernández (Argentina), Gabriel Boric (Cile) e Gustavo Petro (Colombia) si sono congratulati domenica con il presidente eletto.

Il vincitore ha ricevuto anche le congratulazioni del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, che ha definito le elezioni «libere e corrette», e del presidente russo Vladimir Putin, che ha sottolineato come l’esito delle votazione confermi «l’alta autorità politica» del leader del PT.

Margherita Santoni
Studentessa della facoltà di Interpretariato e Traduzione
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