venerdì, 19 Aprile 2024
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Papa Francesco ordina la restituzione alla Grecia dei marmi del Partenone posseduti dal Vaticano

Tre pezzi di 2.500 anni fa saranno "donati" all'arcivescovo greco Ieronymos II nell'ambito di una più ampia discussione sul futuro dei marmi del Partenone detenuti dalla Gran Bretagna

Papa Francesco ha deciso di restituire alla Grecia tre pezzi del Partenone risalenti a 2.500 anni fa, che da due secoli si trovano nelle collezioni papali dei Musei Vaticani.

Secondo quanto riporta The Guardian, in un breve comunicato il Vaticano ha dichiarato che il Papa li avrebbe consegnati all’arcivescovo Ieronymos II, capo della Chiesa greco-ortodossa e leader spirituale della Grecia, come «donazione segno concreto del suo sincero desiderio di seguire il cammino ecumenico della verità».

Il Partenone, situato sull’Acropoli di Atene, fu completato nel V secolo a.C. come tempio della dea Atena e i suoi fregi decorativi contengono alcuni dei più grandi esempi di scultura greca antica.

I tre frammenti in possesso del Vaticano comprendono una testa di cavallo, una testa di ragazzo e una testa maschile barbuta, conservate dal XIX secolo. La testa di ragazzo era stata prestata alla Grecia per un anno nel 2008.

La decisione di “donare” le sculture alla Chiesa ortodossa greca e di non restituirle direttamente allo Stato greco è vista da molti come un modo per evitare che il Vaticano crei un precedente che potrebbe avere ripercussioni su altri tesori presenti nei suoi musei, dato che molti gruppi di Prime Nazioni e Paesi colonizzati in tutto il mondo chiedono ai musei occidentali di restituire manufatti e opere d’arte saccheggiati durante la colonizzazione.

Il Ministero greco della Cultura e dello Sport ha espresso gratitudine per la decisione del Papa, sperando che il gesto eserciti pressione sul British Museum. Infatti, la decisione del Vaticano, la cui esecuzione richiederà ancora del tempo, probabilmente aggiungerà ulteriori pressioni sul British Museum, che si è rifiutato di restituire la sua più grande collezione di sculture del Partenone, nota anche come i Marmi di Elgin, presente nel museo dal 1816.

Per decenni, la Grecia ha fatto appello alla Gran Bretagna affinché restituisse definitivamente le sculture di 2.500 anni fa, che il diplomatico britannico Lord Elgin rimosse dal tempio del Partenone all’inizio del XIX secolo mentre era ambasciatore presso l’Impero Ottomano, l’allora sovrano della Grecia.

Il British Museum ha ripetutamente escluso la restituzione dei marmi, che comprendono circa la metà del fregio di 160 metri che ornava il Partenone, e insiste che sono stati acquisiti legalmente.

All’inizio del mese è stato rivelato che gli amministratori del museo hanno avuto colloqui segreti con il primo ministro greco per la restituzione dei marmi. Il governo greco ha dichiarato che non c’era alcuna decisione imminente, mentre il British Museum ha affermato che, pur volendo una «nuova partnership con la Grecia per il Partenone, non abbiamo intenzione di smantellare la nostra grande collezione, che racconta una storia unica della nostra comune umanità».

L’agenzia culturale delle Nazioni Unite Unesco ha esortato la Grecia e la Gran Bretagna a trovare un accordo.

Martina Tominic
Studentessa della Facoltà di Economia.
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