lunedì, 29 Aprile 2024
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La Russia dichiara organizzazione estremista il movimento internazionale LGBTQ+

La Corte Suprema della Federazione Russa ha dichiarato il movimento LGBTQ+ organizzazione estremista, dando seguito alla richiesta del Ministero della Giustizia

Il 30 novembre la Corte Suprema della Federazione Russa ha dichiarato organizzazione estremista il Movimento internazionale LGBTQ+. Secondo quanto riporta il portale di informazione Meduza, la Corte ha ritenuto valida la richiesta del Ministero della Giustizia, secondo il quale l’attività del movimento LGBTQ+ avrebbe un orientamento estremista volto a scatenare provocazioni sociali e religiose.

La discriminazione della comunità LGBTQ+ in Russia va avanti da molti anni. Nel 2013 fu varata una legge che vietava la “propaganda gay” tra i minorenni, estesa poi alle persone di qualsiasi età con il divieto di propaganda delle relazioni sessuali non tradizionali e della pedofilia. A inizio 2023 il governo ha iniziato a multare determinate piattaforme online con l’accusa di propaganda LGBTQ+ per la proiezione di alcuni film e serie tv e, a giugno dello stesso anno, il presidente Putin ha firmato una legge contro il cambio di genere. Da quel momento, le persone transgender non possono più sottoporsi a interventi per la riassegnazione del sesso, modificare il proprio genere sul passaporto e adottare bambini.

Secondo quanto riferito a Meduza dall’attivista per la difesa dei diritti nell’ambito del progetto “Pervy’ otdel” Valerija Vetoškina, questo movimento non esiste: non si tratta di un’organizzazione registrata in Russia, non possiede un proprio statuto o documenti che permetterebbero, almeno in teoria, di definirla tale e di condannarla. Tuttavia, qualora una persona dovesse fare attivismo LGBTQ+, le autorità potrebbero perquisire le sue reti sociali e raccogliere informazioni sulle sue attività. In questo modo, si rischia fino a 10 anni di reclusione.

Secondo quanto riportato a BBC Russian da Ksenija Michajlova, avvocato per i diritti delle persone LGBTQ+, i singoli individui non saranno ritenuti legalmente responsabili e accusati di estremismo per il modo in cui conducono la propria vita privata o in quanto parte della comunità, né per il fatto di parlarne apertamente. Tuttavia, non si conoscono le argomentazioni avanzate dal Ministero della Giustizia alla Corte Suprema poiché la sessione si è svolta a porte chiuse.

Nonostante queste rassicurazioni, Mediazzzona riporta le parole dei canali Telegram “Ostorožno, Moskva” e Sota, secondo i quali nella notte del 2 dicembre si sono verificate irruzioni in alcuni locali e saune gay della capitale: gli ufficiali di polizia sono entrati con il pretesto di verificare la presenza di droga, hanno controllato i documenti dei presenti e registrato i dati dei passaporti dei cittadini stranieri. Di conseguenza, altri locali hanno comunicato una riduzione dell’attività o la chiusura a causa della nuova legge.

Alessio Barchiesi
Studente della Facoltà di Interpretariato e Traduzione
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