Secondo quanto riferito da El País, il cantante peruviano Paul Flores, noto come “El Russo” e voce principale della celebre band di cumbia Armonía 10, è stato assassinato nella notte di domenica a Lima da un gruppo di sicari. L’attacco è avvenuto mentre la band si spostava verso un concerto nella discoteca Casa Real de Santa Clara, dopo essersi esibita allo stadio El Palomar di Jicamarca. Il bus su cui viaggiavano è stato affiancato da due motociclette, i cui passeggeri hanno aperto il fuoco quando l’autista ha rifiutato di fermarsi. Flores è stato colpito da due proiettili e, nonostante i soccorsi, è morto poco dopo.
Il tragico evento ha scosso profondamente il Paese, mettendo ancora una volta in evidenza la crescente crisi della sicurezza in Perù. Secondo quanto riportato da El País, da mesi la band era nel mirino di gruppi criminali che esigevano denaro in cambio di protezione. Già a dicembre, Armonía 10 era scampata a un altro attentato, che fortunatamente non aveva causato feriti. La morte di Flores diventa così il simbolo di un’escalation di violenza che sta soffocando le principali città peruviane, alimentata dalla diffusione delle estorsioni e del sicariato.
Per rispondere a questa situazione, il governo peruviano ha dichiarato lo stato di emergenza per 30 giorni nelle regioni di Lima e Callao. Il provvedimento, oltre a prevedere l’impiego delle forze armate per il controllo del territorio, impone restrizioni alla libertà di movimento e di riunione della popolazione. Il primo ministro Gustavo Adrianzén ha assicurato che si tratta di una misura necessaria per contrastare la criminalità e ha ribadito che «questo crimine non resterà impunito». La decisione è stata presa al termine di un vertice straordinario convocato dalla presidente Dina Boluarte, durante il quale è stata discussa anche una possibile riforma del sistema penitenziario per contrastare l’influenza delle organizzazioni criminali.
L’assassinio di Flores ha suscitato indignazione e rabbia in tutto il Perù. Il settore musicale e culturale ha chiesto misure concrete per proteggere gli artisti, sempre più esposti alla violenza delle bande criminali. La Defensora del Pueblo ha sottolineato l’urgenza di un’azione decisa da parte delle istituzioni giudiziarie, affinché i responsabili siano individuati e puniti con severità. Tuttavia, la decisione di limitare le libertà individuali per garantire la sicurezza ha sollevato anche preoccupazioni tra le organizzazioni per i diritti umani, che temono un uso sproporzionato della forza da parte delle autorità.
Paul Flores, 39 anni, era un’icona della cumbia peruviana. Originario di Piura, era la voce di Armonía 10 da oltre vent’anni e godeva di un vasto seguito di fan che lo consideravano un simbolo della musica popolare del Paese. La sua tragica scomparsa costituisce un monito sulla difficile situazione che il Perù sta attraversando, riaccendendo il dibattito sulla sicurezza e sulla necessità di una strategia a lungo termine per combattere il crimine organizzato, oltre le misure emergenziali adottate dal governo.
Mentre il Perù si interroga sul proprio futuro, la famiglia di Flores, i suoi fan e l’intera nazione piangono la perdita di un artista che ha segnato un’epoca.