Mercoledì 29 gennaio, un aereo dell’American Eagle si è scontrato in volo con un elicottero Black Hawk, precipitando nel fiume Potomac, nei pressi dell’Aeroporto Nazionale di Washington-Ronald Reagan. Secondo CBS News il volo n.5342 viaggiava con 60 passeggeri e quattro membri dell’equipaggio, mentre a bordo dell’elicottero coinvolto nell’incidente si trovavano tre militari.
L’aereo, operato da PSA Airlines, sussidiaria di American Airlines, si è scontrato con il Black Hawk intorno alle 21:00 (ora della East Coast) mentre si avvicinava all’aeroporto Ronald Reagan. Secondo quanto riportato dalla testata statunitense, l’elicottero stava effettuando un volo di addestramento e apparteneva alla B Company, dodicesimo battaglione d’aviazione di Fort Belvoir, in Virginia. La collisione è avvenuta alle 20:47 (ora della East Coast) e le immagini di una telecamera del Kennedy Center hanno mostrato un’esplosione nell’area del fiume Potomac. Durante la notte tra il 29 e il 30 gennaio, i soccorritori hanno avviato le operazioni di ricerca e soccorso nel fiume. Alle 2:50 erano stati recuperati 19 corpi dalle acque del Potomac, ma le operazioni proseguiranno, come dichiarato in conferenza stampa. «È un’operazione altamente complessa, le condizioni là fuori sono estremamente difficili per i soccorritori. Fa freddo. Stanno affrontando condizioni di vento relativamente forte», ha dichiarato John Donnelly, capo dei Vigili del Fuoco e dei Servizi Medici di Emergenza del Distretto di Columbia.
Come si apprende dalla BBC, il presidente Donald Trump ha affermato di essere stato informato sul terribile incidente e, in un comunicato, ha dichiarato: «che Dio benedica le loro anime. Grazie per l’incredibile lavoro svolto dai nostri primi soccorritori». Tuttavia, ha anche sollevato interrogativi sulla dinamica dell’accaduto. Anche il vicepresidente e altri funzionari hanno espresso il loro cordoglio per la tragedia.
Secondo il Washington Post, a bordo dell’aereo viaggiavano diversi membri della comunità del pattinaggio artistico statunitense, tra cui due celebri ex pattinatori russi, Shishkova e Naumov. Le ricerche proseguono nella speranza di trovare i dispersi, mentre le indagini sono in corso per chiarire come sia potuta avvenire una collisione aerea nonostante i rigidi controlli sul traffico nei pressi dell’aeroporto.