sabato, 23 Novembre 2024
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Google avvia causa contro la criminalità organizzata

Presso il tribunale distrettuale degli Stati Uniti per il distretto meridionale di New York, Google nomina due imputati russi, oltre ad altre 15 persone

Google di Alphabet Inc. ha fatto causa a due cittadini russi, Dmitrij Starovikov e Alexander Filippov, i quali si sostiene siano parte di un’impresa criminale che si è silenziosamente infiltrata in più di un milione di computer e dispositivi in tutto il mondo, creando «una moderna incarnazione tecnologica e senza confini del crimine organizzato».

Presso la Corte distrettuale degli Stati Uniti per il distretto meridionale di New York, Google presenta una denuncia nominando i due imputati ed altre 15 persone, delle quali non menziona i nomi. Google sostiene che i colpevoli abbiano creato una “botnet” – una rete di computer infettati da software dannoso in modo da poter essere controllati in remoto – nota come Glupteba, con scopi illeciti, incluso il furto e l’uso non autorizzato delle informazioni di accesso e dell’account degli utenti di Google. Un insieme di dispositivi infettati da malware può intasare il traffico sui siti web, rubare le credenziali di accesso, vendere carte di credito fraudolente online e concedere l’accesso non autorizzato ad altri criminali informatici. «La botnet Glupteba si distingue dagli altri per la sua sofisticatezza tecnica», ha affermato Google al momento della denuncia. «In qualsiasi momento la potenza della botnet Glupteba potrebbe essere utilizzata in un attacco ransomware [bloccando il sistema infettato] o in un attacco denial of service distribuito [tentativo malevolo di interrompere il normale traffico del web]», ha proseguito. Il consigliere generale della società, Halimah DeLaine Prado, e il vicepresidente della Sicurezza di Google, Royal Hansen, hanno riferito che «Glupteba è nota per rubare le credenziali e i dati degli utenti, impostare proxy per incanalare il traffico Internet di altre persone attraverso macchine e router infetti». Inoltre, la botnet è conosciuta per nascondersi molto bene all’interno dei dispositivi infettati ed evitare di essere notata.

Hacker. Fonte Wikimedia Commons.

Un portavoce della società ha dichiarato in una e-mail che per la prima volta Google si sta occupando di una botnet. «Stiamo intraprendendo questa azione per proteggere ulteriormente gli utenti di Internet e per informare i criminali informatici che non tollereremo questo tipo di attività.» Inoltre, ha aggiunto che la società ha lavorato alle indagini con il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, che ha rifiutato di commentare. Google ha deciso di avviare la causa, coinvolgendo il tribunale «per portare alla luce le identità dei criminali informatici», ha affermato il portavoce.

Alcune delle bande criminali informatiche più famose hanno legami con la Russia, che è stata accusata di fornire loro rifugio; tuttavia, il Cremlino ha negato ripetutamente la responsabilità di eventuali attacchi informatici.

Benedetta Pulcini
Studentessa della Facoltà di Interpretariato e Traduzione
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