Il boletín de los traductores españoles de las instituciones de la Unión Europea, una rivista di tutti i traduttori spagnoli che lavorano per le istituzioni europee, tiene ogni anno a partire dal 2012 il concorso “El palabro del año”.
Per partecipare vengono richiesti diversi requisiti. Il primo di questi riporta che deve trattarsi di una parola scorretta o stravagante, secondo la definizione del termine palabro del Diccionario de la Real Academia Española. Il secondo requisito è che la parola scelta deve avere un uso ripetitivo nei media, nella politica o nell’amministrazione.
A presentare le parole candidate al concorso sono i lettori stessi della rivista che ogni anno inviano le rispettive proposte con una motivazione che supporta la candidatura della parola in questione.
«È un termine tristemente noto e necessario, ma allo stesso tempo scorretto, in contrapposizione ad altre parole come vacunatorio utilizzato in America Latina e vacuguagua nelle Isole Canarie».
La Fundación del Español Urgente (Fundéu) definisce vacunódromo: «grande struttura abilitata alla somministrazione di vaccini». Anche in italiano è riconosciuto ed accolto dai dizionari il neologismo vaccinodromo con lo stesso significato del termine spagnolo.
Si tratta di un neologismo formato a partire dal sostantivo vacuna ovvero vaccino e dal suffisso -dromo che si trova anche in altre parole come hipódromo e velódromo, in italiano ippodromo e velodromo.
Tra le parole finaliste di questa edizione vi erano anche parole relazionate con il cambiamento climatico, la pandemia e l’eruzione del vulcano a La Palma nelle Isole Canarie.
Meritano di essere menzionate alcune parole come fajanas in riferimento all’eruzione del vulcano nelle Isole Canarie. Si tratta di un terreno pianeggiante ai piedi di pendii o scarpate costituito da materiali che si sono staccati dalla cima montuosa.
Basuraleza, utilizzata per designare i rifiuti umani abbandonati in natura, formata dalle parole basura ovvero spazzatura e naturaleza cioè natura.
Veroño, un mix delle parole verano (estate) e otoño (autunno), coniata per riferirsi all’estensione delle alte temperature anche durante il periodo autunnale.
Pandemial per riferirsi alla generazione nata o cresciuta durante il periodo della pandemia.
L’anno scorso la parola vincitrice del concorso è stata anche in quel caso relazionata alla pandemia: zoompleaños. È stata proposta dagli studenti della facoltà di Interpretariato e Traduzione dell’Università di Alcalá in Spagna. Si tratta di un mix tra la parola cumpleaños (compleanno) e il nome di una delle piattaforme di comunicazione virtuale più utilizzate nel 2020, la piattaforma zoom.
Le vincitrici degli anni passati sono state nel 2018 la parola viejenal per riferirsi a una persona adulta che vuole sembrare un millenial (termine utilizzato per designare la nuova generazione) e nel 2017 il termine inglese fake news.