domenica, 24 Novembre 2024
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18 marzo 2022: l’anniversario dell’annessione della Crimea alla Russia

Il 18 marzo 2022 si celebra in Russia l'annessione della Crimea. L'evento è stato accolto in modo contrastante dai presenti. Intanto, Putin ha dichiarato che in Ucraina si porteranno a termine gli obiettivi stabiliti

L’anniversario dell’annessione della Crimea alla Russia è stato celebrato con fervore dal presidente Putin nello stadio Luzhniki di Mosca, la giornata è stata celebrata dagli insegnanti all’interno degli istituti scolastici come la “Primavera della Crimea”.

Secondo quanto riportato dalla BBC, lo stadio è stato riempito da 200.000 spettatori accorsi per l’occasione e riuniti per celebrare l’amore per la madrepatria.

Intervistato da alcuni giornalisti, Putin ha dichiarato che non sa cosa avverrà in seguito, ma «porteremo a termine gli obiettivi stabiliti».

Durante il concerto molti dei presenti sono stati intervistati dai microfoni della BBC, che ha raccolto le diverse impressioni sulla giornata.

Molti di loro hanno dichiarato che lavorano in un settore pubblico, e che sono stati “costretti a partecipare” dai loro datori di lavoro. Molti altri hanno preferito non rispondere e non essere ripresi dalle telecamere. Gli studenti hanno affermato che la loro partecipazione è dovuta alla promessa di avere un giorno libero da scuola se avessero partecipato al concerto. Altri ancora si dichiaravano a favore dell’operazione militare speciale in Ucraina, termine che preferisce utilizzare il Cremlino.

Nelle scuole russe la giornata dedicata al 18 marzo comprende un piano di lezioni orientato al racconto degli “eroi del nostro tempo, del patriottismo”. Il piano di lezioni prevede un video in cui si ripercorrono le tappe dell’annessione della Crimea secondo il punto di vista della Russia.

Nel video viene chiesto a due adolescenti cosa fosse successo il 18 marzo del 2014. Entrambi affermano che è un giorno di rinascita, e che bisogna celebrarlo in quanto “Primavera della Crimea” e “inizio di una nuova vita”.

Un’insegnante nella regione di Mosca non si è presentata a lavoro per protesta.

«Non mi piace che questa storia venga utilizzata per la propaganda. Penso che sia pericoloso poiché molti bambini hanno dei parenti in Ucraina. Questo potrebbe provocare delle tensioni tra i bambini.»

Elena Panniello
Studentessa della Facoltà di Interpretariato e Traduzione (LM94)
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