giovedì, 21 Novembre 2024
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Firmato un piano di cooperazione tra Iran e Bielorussia

I presidenti dei due Paesi hanno firmato otto accordi riguardati il commercio, l’industria mineraria e i trasporti

Lo scorso 12 marzo il presidente della Bielorussia Alexander Lukashenko si è recato a Teheran. Durante la visita di Stato, Lukashenko ha firmato un piano di cooperazione con l’Iran.

La visita di Lukashenko a Teheran è avvenuta in occasione dei 30 anni di relazioni diplomatiche ufficiali tra i due Paesi. Lo scorso lunedì il presidente bielorusso è stato ricevuto da Ebrahim Raisi.

«Questo piano di cooperazione tra Iran e Bielorussia definisce i termini politici ed economici, comprendendo tutte le aree di interesse tra i due Paesi», ha dichiarato Raisi durante una conferenza congiunta con Lukashenko al termine dei colloqui.

Il presidente iraniano ha anche affermato che Teheran ha trasformato le sanzioni imposte dagli Stati Uniti e dall’Occidente in opportunità ed è pronta a condividere le proprie esperienze di gestione con l’amica Bielorussia.

Entrambi i Paesi si oppongono all’«unilateralismo», ha poi detto secondo quanto riportato da Al Jazeera.

Il primo vicepresidente iraniano Mohammad Mokhber ha sottolineato che i rapporti economici tra Teheran e Minsk dovrebbero essere sviluppati contemporaneamente alle relazioni politiche.

Inoltre ha descritto la firma dei documenti come l’apertura di un nuovo livello di interazione tra l’Iran e la Bielorussia. «La volontà e la strategia comune dei presidenti dei due Paesi hanno creato un’opportunità adeguata per un’espansione completa delle relazioni», ha aggiunto.

L’obiettivo dell’intesa è quello di promuovere la cooperazione nei settori dell’industria, del petrolio, delle assicurazioni, dell’agricoltura e dei trasporti, al fine di incrementare il livello degli scambi tra i due Paesi. Lukashenko ha infatti espresso la volontà di costruire la base per l’esportazione dei prodotti iraniani nel contesto internazionale, secondo quanto riportato dal sito del governo iraniano.

Durante la conferenza i presidenti non hanno discusso la questione del conflitto ucraino e i rispettivi rapporti con la Russia.

Lukashenko ha incontrato anche la Guida suprema iraniana Ali Hosseini Khamenei.

«I Paesi sottoposti a sanzioni devono lavorare insieme e formare un collettivo comune per neutralizzare questa arma, e crediamo che questo sia fattibile», ha detto Khamenei a Lukashenko, secondo quanto riportato da Tehran Times. L’Ayatollah ha aggiunto: «le dure sanzioni hanno fatto sì che l’Iran si accorgesse delle proprie capacità e forze intrinseche».

Riferendosi all’ipotesi di un corridoio di trasporto Nord-Sud, Khamenei ha anche detto: «il lancio del corridoio andrà a beneficio di entrambi i Paesi, della Russia e dell’intera regione. Entrambe le parti devono impegnarsi per far partire il progetto».

Il leader religioso ha anche sottolineato che gli accordi e le promesse tra i Iran e Bielorussia non devono rimanere limitati alle riunioni, ma devono entrare in vigore seguendo un calendario specifico.

In risposta, Lukashenko ha affermato che la sua visita in Iran è stata finalizzata ad aprire un nuovo capitolo nelle relazioni tra i due Paesi, promettendo di dare seguito agli accordi grazie anche alla cooperazione e alla determinazione del suo omologo iraniano. Inoltre il viaggio ha permesso al presidente di vedere i risultati ottenuti dal Paese mediorientale in vari campi tecnologici.

Irene Iannotta
Studentessa della Facoltà di Scienze della Politica e delle Dinamiche Psico-Sociali
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