giovedì, 18 Aprile 2024
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Santiago del Cile: registrati due morti durante un tentativo di rapina

Nell'aeroporto della capitale del Cile sono state riportate due morti a seguito di una rapina fallita. L'obiettivo era un camion con 32 milioni di dollari

Lo scorso mercoledì 8 marzo, una sparatoria avvenuta all’aeroporto internazionale di Santiago del Cile ha provocato la morte di due persone durante un tentativo di rapina fallito. La sparatoria è avvenuta durante lo scontro tra la banda di criminali, composta da dieci rapinatori a bordo di tre furgoni, e le guardie di sicurezza.

La banda ha cercato di rubare 32 milioni di dollari che si trovavano in un camion della società Brinks in uno dei terminal di scarico. Il denaro era contenuto in 25 borse e arrivava da un volo commerciale proveniente da Miami, USA.

Il viceprefetto Agustin Urbina, della Brigata Investigativa Antirapina, ha riferito che i rapinatori hanno usato pistole e fucili da caccia. Finita la sparatoria, i criminali sono fuggiti e pochi minuti dopo sono state trovate due auto bruciate a un chilometro dall’aeroporto Arturo Merino Benítez, nel comune di Pudahuel. Si sta ancora indagando se i veicoli corrispondano a quelli ripresi dalle telecamere di sicurezza dell’aeroporto.

Due dei furgoni sono entrati nel terminal dove si trovava il denaro e il terzo è rimasto tra la guardiola e il luogo in cui è avvenuto lo scontro. Il viceministro degli Interni, Manuel Monsalve, ha descritto la banda come «altamente organizzata, ben armata». «Per questo motivo, la rapina era stata probabilmente ben pianificata», ha aggiunto Monsalve.

Intorno alle otto della mattina, i criminali hanno legato, picchiato e sottratto un’arma da fuoco alla guardia della guardiola all’ingresso dell’aeroporto. Successivamente, hanno guidato i furgoni fino a uno dei terminal di scarico dell’aeroporto, dove si trovavano l’aereo Latam proveniente da Miami con il denaro e il camion con le borse che dovevano essere trasferite in tre banche della capitale.

Monsalve ha inoltre affermato che sono state identificate due persone che potrebbero essere collegate all’aggressione. «Questo collegamento non è stato verificato, ma ci sono due persone che sono state ricoverate in due centri sanitari della Regione Metropolitana ferite da colpi di arma da fuoco», dichiara il viceministro.

Secondo quanto riportato da El País, Raúl Jorquera, Generale d’Aviazione delle Forze Armate, si è incontrato questa mattina con Carolina Tohá, Ministro degli Interni, e Maya Fernandez, Ministro della Difesa, presso il Palazzo della Moneta per discutere dell’emergenza. “Molte misure di sicurezza devono essere riconsiderate”, ha dichiarato Jorquera dopo l’incontro.

La sparatoria si inserisce nel contesto di una crisi di sicurezza che ha colpito il Paese sudamericano e che, da due decenni a questa parte, genera un forte senso di insicurezza nei cittadini del Paese.

«Perseguiremo senza sosta coloro che mettono a rischio la vita dei nostri connazionali. Sappiamo che la sicurezza è una priorità per gli uomini e le donne cileni, e quando c’è insicurezza, tutto il resto vacilla», ha dichiarato il presidente Gabriel Boric.

La rapina sventata ha fatto eco a quanto accaduto il 12 agosto 2014, quando un gruppo di individui travestiti da guardie di sicurezza è riuscito a rubare circa otto milioni di dollari da un camion parcheggiato nell’area di carico e scarico merci dell’aeroporto di Santiago del Cile. In quell’occasione l’operazione fu soprannominata la rapina del secolo.

Gianluigi Micelli
Studente della Facoltà di Interpretariato e Traduzione
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