giovedì, 21 Novembre 2024
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BAFTA 2024: Oppenheimer trionfa con 7 premi e si prepara alla candidatura per gli Oscar

Premiati alla presenza del principe William anche i film Povere Creature e La zona d’interesse

È Oppenheimer, il film biografico di Christopher Nolan sul creatore della bomba atomica, a trionfare alla 77ª edizione dei premi BAFTA (British Academy of Film and Television Arts). Oppenheimer ha vinto 7 premi in totale tra i quali miglior film, miglior colonna sonora, miglior montaggio e miglior attore non protagonista per Robert Downey Jr. che ha interpretato il ruolo di Robert Strauss. Cillian Murphy, nel ruolo del padre della bomba atomica, è stato premiato come miglior attore protagonista.

Il regista Christopher Nolan, nato a Westminster e affermatosi a Hollywood, come riporta El Mundo, ha ringraziato i suoi genitori «per avergli trasmesso una certa cultura» ma anche i produttori «per aver scommesso su una storia così oscura e aver creduto in tutto il suo potenziale». Il regista ha affermato: «il film si conclude con una drammatica ma necessaria nota di disperazione» ricordando come l’arsenale bellico era stato ridotto a partire dal 1967 prima delle nuove guerre.

A ricevere 5 BAFTA è stato anche il film Povere creature di Yorgos Lanthimos con la premiazione di Emma Stone come migliore attrice protagonista. Il premio di miglior sceneggiatura originale è stato assegnato a Anatomia di una caduta diretto dalla regista francese Justine Triet.

La zona d’interesse, con una coproduzione anglo-polacca, che racconta la storia del comandante di Auschwitz Rudolf Höss e della moglie Hedwig nel quadro degli orrori del campo di concentramento, ha vinto il premio di miglior film britannico e di miglior film in lingua non inglese.

A vincere il premio di miglior documentario è stato 20 giorni a Mariupol diretto da Mstyslav Chernov che ritirando il premio ha affermato «perché la storia di Mariupol è il simbolo di tutto quello che è successo, il simbolo della lotta, il simbolo della fede. Continueremo a combattere». Il produttore del documentario James Wilson ha sottolineato che si tratta di «una riflessione sull’empatia selettiva e sui muri che costruiamo nelle nostre vite che non ci permettono di vedere oltre».

Alla cerimonia era presente anche il principe William in qualità di presidente dei BAFTA. Era assente sua moglie Kate ancora convalescente dopo un intervento chirurgico, la principessa del Galles resterà lontana dagli eventi pubblici fino alla fine di marzo.

Viviana Filardi
Studentessa della Facoltà di Interpretariato e Traduzione
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