lunedì, 29 Aprile 2024
HomeNotizie dal mondo“Sora”, il nuovo software IA di OpenAI: amico o nemico degli utenti?

“Sora”, il nuovo software IA di OpenAI: amico o nemico degli utenti?

La società statunitense OpenAI con sede legale a San Francisco, California, già creatrice del noto software di intelligenza artificiale ChatGPT, ha recentemente sviluppato “Sora”. Si tratta di un’innovativa piattaforma IA che permette di generare in pochi secondi video della durata di un minuto a partire dalla richiesta degli utenti. 

Questa tecnologia di nuova generazione è ancora in fase di sperimentazione e, già prima del rilascio al pubblico, ha scatenato diverse polemiche. In particolare, la piattaforma potrebbe generare problemi specialmente nel campo delle elezioni politiche per quanto riguarda l’autenticità delle informazioni fornite al pubblico. Infatti, come riporta Ansa, diverse aziende tra cui Google e Meta, ma anche la stessa casa madre di Sora, OpenAI, hanno deciso di rivolgersi alla Coalition for Content Provenance and Authenticity (C2PA), un protocollo in forma di etichetta nascosta che permette di dimostrare la provenienza di immagini, video e contenuti multimediali e di bloccarne la diffusione qualora questi non rispettino le norme per la condivisione digitale.

L’annuncio della creazione di Sora ha generato preoccupazioni. OpenAI ha deciso di non rilasciare la piattaforma al pubblico, nemmeno in versione di prova. Si condurranno test su diverse categorie di utenti per comprendere i potenziali pericoli. Infatti, secondo il The New York Times, all’interno dei video generati dall’intelligenza artificiale viene inserito automaticamente il marchio “A.I.” che, tuttavia, può essere facilmente rimosso. La realisticità dei video potrebbe essere sfruttata per diffamare i rivali politici o influenzare la narrazione degli eventi pubblici. Non a caso, il nome “Sora” riprende la parola giapponese “cielo”, proprio per evocare le infinite possibilità di utilizzo del sistema.

Tuttavia, dai video reperibili su Internet, si può notare quanto il sistema sia ancora fallace: Sora riesce infatti a replicare molte sequenze in maniera piuttosto realistica, ma presenta ancora alcuni problemi a livello di piccoli dettagli. Tali dettagli permetterebbero agli utenti di capire se il video che stanno guardando è reale o generato da un’IA.

La data di rilascio di Sora al pubblico non è ancora nota: gli utenti dovranno aspettare la fine dei test per sperimentare le infinite possibilità che la piattaforma promette.

Ilaria Bisegna
Studentessa della Facoltà di Interpretariato e Traduzione
RELATED ARTICLES

In evidenza

I più letti