martedì, 16 Aprile 2024
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Germania: tempi di certificazione per il Nord Stream-2

Il Parlamento tedesco: no al kill switch, ma sosterremo l’Ucraina

Il gasdotto Nord Stream-2, costato 11 miliardi, si estende per 1230 km, dalla Russia alla Germania, con una capacità totale di 55 miliardi di metri cubi di gas annuali. Considerato di vitale importanza dal territorio tedesco per assicurarsi nuove forniture energetiche, allo stesso tempo è un progetto che preoccupa profondamente gli Stati Uniti sulle possibili future ambizioni internazionali di Mosca.

 “La certificazione del Nord Stream-2 potrebbe concludersi all’inizio del 2022”, ha affermato il deputato del Bundestag e ex capo del Comitato per l’economia e l’energia, Klaus Ernst. “Finora – ha continuato – ci sono alcune incertezze riguardo l’avviamento del gasdotto, ma penso che Gazprom sarà in grado di risolverle.”

In un’intervista al canale televisivo russo RBK, il parlamentare tedesco ha definito “assurdo” l’accordo con Washington, secondo il quale Berlino avrebbe dovuto rifiutare la risorsa russa se Mosca avesse utilizzato il gasdotto come strumento coercitivo e di ricatto verso Kiev. “Perché non dovremmo – ha spiegato Ernst – ricevere gas dalla Russia, se l’Ucraina non paga le bollette? […] In Germania, se qualcuno non paga le bollette del gas, gli sarà staccato il gas. È una pratica normale, che i russi hanno il diritto di eseguire.” In questo modo, Berlino ha risposto “no” al kill switch, proposto dagli Stati Uniti: una clausola che avrebbe permesso ai tedeschi di bloccare il gasdotto in risposta ad azioni considerate dannose da parte di Mosca nei Paesi limitrofi.

Nonostante le tensioni transatlantiche tra Berlino e Washington, si è raggiunto un accordo per portare a termine la costruzione del Nord Stream-2, dopo la sua interruzione nel dicembre 2019. Il compromesso vede la Germania al fianco dell’Ucraina, nel caso in cui la Russia utilizzerà il gasdotto come un’arma per commettere atti di aggressione contro l’Ucraina, fin dall’inizio – insieme alla Polonia – contraria al progetto. L’intesa bilaterale è basata su sforzi comuni per arginare l’avanzamento russo: la Germania ha accettato di creare e gestire un nuovo fondo da un miliardo di dollari per tecnologie verdi in Ucraina, ha avviato delle iniziative di sicurezza energetica a favore di Kiev e, infine, sponsorizzerà i negoziati in campo energetico nell’ambito dell’Iniziativa dei Tre Mari, alla quale nel 2016 hanno aderito dodici Stati Membri dell’UE nell’Europa centrale e orientale.

Benedetta Pulcini
Studentessa della Facoltà di Interpretariato e Traduzione
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