sabato, 20 Aprile 2024
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Accordo sul nucleare: l’Iran critica le nuove sanzioni statunitensi

L’Iran condanna le sanzioni statunitensi e le considera segno della “malafede” di Washington

Giovedì 31 marzo, il Ministero degli Esteri iraniano ha definito le nuove sanzioni statunitensi imposte a Teheran un indice della malafede di Washington nei confronti del popolo iraniano. Il portavoce del Ministero Saeed Khatibzadeh ha affermato che gli Stati Uniti hanno continuato a violare la risoluzione delle Nazioni Unite relativa all’accordo nucleare del 2015, nonostante la volontà di volerlo rilanciare.

L’accordo aveva permesso la revoca delle sanzioni a Teheran in cambio di severe restrizioni al programma nucleare, ma nel 2018 gli Stati Uniti si erano ritirati ripristinando dure sanzioni, in risposta alla quale Teheran ha rinnegato la maggior parte dei suoi obblighi previsti dall’accordo. 

Le sanzioni arrivano in un momento in cui gli Stati Uniti sembravano essere vicini a un accordo con l’Iran in seguito a lunghi mesi di negoziati a Vienna per il rilancio dell’accordo. 

Mercoledì 30 marzo, gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni a un agente di approvvigionamento in Iran per aver sostenuto il programma missilistico balistico di Teheran. Le sanzioni colpiscono l’uomo d’affari iraniano Mohammad Ali Hosseini e la sua “rete aziendale” per l’acquisto di materiale combustibile per missili balistici per la Guardia Rivoluzionaria iraniana. Le sanzioni includevano anche una parte delle industrie militari iraniane. 

Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha dichiarato che le nuove sanzioni sono scattate in seguito all’attacco missilistico iraniano a Arbil (Iraq settentrionale) il 13 marzo e ad una raffineria in Arabia Saudita il 25 marzo. 

Brian E.Nelson, Sottosegretario al Tesoro degli Stati Uniti, ha inoltre dichiarato che le nuove sanzioni rafforzano l’impegno di Washington nell’impedire all’Iran di sviluppare e utilizzare missili balistici avanzati. 

A sua volta, il direttore delle comunicazioni alla Casa Bianca ha aggiunto che le sanzioni non sono legate all’accordo nucleare e che rimarranno indipendentemente dall’accordo. 

Veronica Dello Iacono
Studentessa della Facoltà di Interpretariato e Traduzione (LM-94)
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