giovedì, 28 Marzo 2024
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La campionessa di sci Gu Ailing si candida come ambasciatrice per le prossime olimpiadi invernali per gli Stati Uniti

Nuove polemiche tra Stati Uniti e Cina: la sciatrice naturalizzata cinese dopo aver rappresentato la Cina alle ultime olimpiadi cambia idea

Eileen Feng Gu, anche nota con il nome cinese Gu Ailing (谷爱凌) è una sciatrice freestyle statunitense con cittadinanza cinese, classe 2003, già lo scorso 8 febbraio era stata discussa per le sue scelte. La campionessa aveva deciso di rappresentare la Cina piuttosto che gli Stati Uniti alle Olimpiadi invernali di Pechino. Nata a San Francisco da padre americano e madre immigrata cinese di prima generazione, ha imparato a sciare in California, grazie alla madre che le ha tramesso la passione per gli sci. La 18enne è già un’icona del freestyle (la disciplina dello sci che prevede salti, difficoltà di percorso e particolari coreografie), popolare anche per la sua carriera come modella che l’ha resa una celebrità sui social, Eileen ha già conquistato la prima medaglia d’oro ai Giochi trionfando nella disciplina del big air e confermandosi una delle migliori atlete freestyle. Un trionfo che ha inorgoglito tutta la Cina.

Grazie all’introduzione di nuove regole da parte del Ministero della Giustizia cinese nel 2020, ovvero l’ottenimento per la residenza nel paese grazie al riconoscimento in sport, scienza o cultura, Gu Ailing ha potuto rappresentare la Cina alle ultime olimpiadi. Inoltre, non appena arrivata in Cina, la sciatrice ha subito firmato contratti commerciali con Bank of China, China Mobile e la piattaforma di vendita al dettaglio JD.com.

Martedì 7 giugno, Gu Ailing ha dichiarato alla rivista “Time” che farà domanda per rappresentare gli Stati Uniti alle Olimpiadi invernali del 2030 o 2034 come ambasciatrice e ha immediatamente pubblicato un messaggio su cinese social media, scatenando non poche discussioni. Infatti, come si legge su Weibo alcuni cinesi commentano: “Ora è decisamente un’americana”, la decisione è stata vista da alcuni cinesi come un tradimento dell’identità nazionale. La giovane ha sempre evitato le controversie sulla nazionalità e non ha mai risposto direttamente, ma ha affermato solo “Quando ero negli Stati Uniti ero americana, ma quando ero in Cina ero cinese”. Il suo obiettivo è quello di ispirare le ragazze giovani come lei.

Gu Ailing ha anche affermato che non si pente delle sue scelte, vuole passare come esempio di globalizzazione. In passato, anche altri suoi colleghi hanno fatto delle scelte simili: il campione del mondo cinese di tuffi Gao Min è stato ambasciatore per New York, mentre il giocatore di biliardo Ding Junhui è stato ambasciatore per le Olimpiadi di Londra.

Margherita Cali
Studentessa della Facoltà di Interpretariato e Traduzione (LM-94)
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