martedì, 16 Aprile 2024
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Cina: migliaia di turisti bloccati nella città di Sanya

Più di 80.000 turisti sono rimasti a Sanya a causa di numerosi contagi di Covid-19

Sanya è una città cinese nella provincia di Hainan. Nel corso del tempo è diventata una delle destinazioni preferite dagli amanti del surf di tutto il mondo. La città di Sanya è una meta ideale per una vacanza ed è perfetta per raggiungere le migliori località di surf della costa.

Lo scorso 3 agosto, dopo la conferma di 263 casi positivi al Covid-19, le autorità hanno cancellato tutti i voli e i treni da Sanya. La città è anche conosciuta come “le Hawaii cinesi”. I turisti bloccati devono rimanere sette giorni e superare cinque test per Covid-19 prima di poter ripartire. Secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa AFP, i servizi essenziali come supermercati e farmacie rimarranno aperti, mentre i luoghi di intrattenimento saranno chiusi.

Il vicesindaco di Sanya, He Shigang, lo scorso 2 agosto, ha dichiarato che circa 80.000 turisti sono ancora in città. Le autorità provinciali hanno affermato che tutte le persone che hanno visitato la città dal 23 luglio non sono state autorizzate a lasciare Sanya dopo le 18:00 di sabato 3 agosto. La città è stata suddivisa in zone ad alto e medio rischio. Il governo ha confermato di aver scoperto il sottocomponente Omicron BA.5.1.3, si ritiene si sia diffuso tramite i commercianti di pesce al porto peschereccio di Yazhou a Sanya.

Le restrizioni arrivano durante il “boom” della stagione estiva, Sanya è una destinazione famosa per le spiagge sabbiose, le foreste tropicali e gli hotel di lusso. Le autorità hanno assicurato che chiederanno agli hotel di offrire uno sconto del 50% fino alla revoca delle restrizioni.

La Cina è l’unica grande economia a seguire ancora una politica “zero Covid”. Infatti, Sanya non è l’unica città ad essere entrata in lockdown negli ultimi mesi. Circa un milione di persone in un sobborgo di Wuhan è soggetto a restrizioni da ormai un mese. Anche la città di Danzhou ha adottato misure restrittive per evitare un’ulteriore diffusione del virus. Frattanto, lo scorso giugno, 25 milioni di residenti di Shanghai sono usciti da severe restrizioni durate due mesi.

Margherita Cali
Studentessa della Facoltà di Interpretariato e Traduzione (LM-94)
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